Legambiente: "Il Governo ascolti le proposte delle imprese e modifichi i Decreti per non fermare le rinnovabili"
"Le rinnovabili possono continuare a crescere, con meno incentivi ma anche meno burocrazia, dando certezze agli investimenti e premiando gli interventi virtuosi e l'autoconsumo. Questo sostengono le associazioni delle rinnovabili che chiedono al Governo di aprire finalmente un confronto sui Decreti, per superare questa fase drammatica in cui il settore è stato prima ignorato e poi duramente colpito con la scelta di un provvedimento che avrebbe effetti devastanti e determinerebbe di fatto lo stop agli investimenti".
Questa la dichiarazione di Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, intervenuto oggi durante la presentazione, a Roma, delle proposte di modifica dei Decreti presentati dal Governo e condivise da tutte le associazioni delle rinnovabili, riunite negli Stati Generali a cui Legambiente aderisce.
"Quella di oggi è una giornata importante perché l'intero mondo delle rinnovabili termiche, elettriche e dell'efficienza energetica, ha parlato con una sola voce, per esprimere proposte precise che verranno consegnate alla conferenza Stato-Regioni che si apre domani. Siamo convinti - ha continuato Zanchini - che le mobilitazioni di queste settimane da parte di tanti cittadini, associazioni e aziende per cambiare i Decreti, come la chiara volontà espressa dalle Regioni di modificarlo, porteranno a una soluzione che sarà nell'interesse di tutti e che sosterrà la diffusione delle energie pulite per gli enormi vantaggi che sta generando sia in termini di riduzione dei consumi e delle importazioni di combustibili fossili, che dell'inquinamento, ma anche, e sempre di più, per la riduzione dei costi dell'energia e la creazione di nuovi posti di lavoro".