Caritas Internationalis auspica la fine degli scontri tra Nord e Sud Sudan e la ripresa dei negoziati. Intanto giungono notizie della chiusura della sede Caritas a Nyala e si stanno acquisendo ulteriori informazioni per chiarire la situazione.

Notizie preoccupanti in una fase molto delicata, caratterizzata dall'intensificarsi degli scontri militari alla frontiera tra il Sudan e il Sud Sudan. Juba è divenuta indipendente da Khartoum dopo una guerra civile ultraventennale (1983-2005).
 
Il Paese, fin dai primi anni successivi all'indipendenza ottenuta nel 1956, ha visto una forte instabilità politica segnata da colpi di stato e da un continuo susseguirsi di conflitti legati alla separazione tra il Nord e il Sud, ricco di petrolio. Ultimo il conflitto accesosi in Darfur nel 2003, che non ha mai rispettato le numerose tregue firmate tra i gruppi ribelli separatisti e il governo centrale. I conflitti hanno provocato circa 2 milioni di morti e 4 milioni di profughi.
  
Come previsto dagli accordi di pace del 2005, nel gennaio 2011 si è svolto un referendum per la separazione del Sud Sudan dal Nord del Paese. Il 99,57% della popolazione ha votato per l'indipendenza del Sud, che è stata ufficialmente dichiarata il 9 luglio 2011.
    
Caritas Italiana sostiene interventi e progetti di emergenza, riabilitazione e sviluppo in diverse aree del Paese, in coordinamento con gli uffici della Conferenza Episcopale Sudanese e in particolare Sudan Aid (Caritas della Repubblica del Sudan), Caritas Sud Sudan, e le altre Caritas impegnate nel Paese.
   
In Nord Sudan ha costituito un rapporto di partenariato con la regione pastorale di Kosti (arcidiocesi di Khartoum), con la quale ha collaborato attraverso la presenza di un operatore espatriato in un processo di accompagnamento e rafforzamento della locale Caritas (Sudan Aid Kosti), con il sostegno a particolari settori quali la formazione socio-pastorale delle comunità parrocchiali e l'educazione primaria, con una particolare attenzione alle disuguaglianze di genere. Al momento, nonostante l'impossibilità a continuare con la presenza di un espatriato a causa dell'insicurezza del Nord del Paese, Caritas Italiana continua a sostenere i progetti.
   
Con la rete Caritas, Caritas Italiana è attiva in un programma di emergenza per il Sud Sudan. Caritas Italiana è presente con un operatore espatriato nel sostegno ai progetti.
     
Nel settore sanitario Caritas Italiana, in collaborazione con associazioni locali, sostiene un progetto di sanità di base nel villaggio di Pandit e attività per la riabilitazione dei disabili a causa della lebbra nella diocesi di Rumbek (Sud Sudan). Inoltre sostiene l'organizzazione AAA (Arkangelo Ali Association) in un progetto di cura e riabilitazione di persone colpite dalla lebbra, nei villaggi di Yirol, Agangrial, Gordhim, Tonj, Mapourdit, Marial-Lou, Agok, in Sud Sudan, attraverso educazione all'igiene, training per gli operatori sanitari, fisioterapia e laddove necessario operazioni chirurgiche, nonché monitoraggio dei pazienti per valutare i progressi e prevenire ulteriori deformità.
    
Nel settore della sicurezza alimentare Caritas Italiana partecipa a un progetto di emergenza nell'Equatoria Orientale e Equatoria Occidentale, con azioni quali la distribuzione di cibo, di sementi, e formazione di agricoltori sulle tecniche di coltivazione adatte al territorio. Inoltre, Caritas Italiana partecipa a un progetto di sviluppo agricolo nella regione dell'Alto Nilo, con lo scopo di sviluppare i mezzi necessari all'autosostentamento della popolazione.
      
Nel settore della riconciliazione e peace building, Caritas Italiana è impegnata in un progetto di sostegno al consolidamento della pace e alla riconciliazione tra gruppi etnici diversi, insieme all'organizzazione italiana Mani Tese e alla Ong sudanese Ucoet. Tale progetto intende avvicinare gruppi etnici tradizionalmente divisi e ostili, attraverso l'organizzazione di seminari e momenti di incontro, valorizzando l'obiettivo comune della pacifica convivenza senza voler annullare le distinzioni culturali, anzi valorizzando i sistemi tradizionali di riferimento e in particolare il diritto consuetudinario e le modalità di risoluzione consensuale dei conflitti.
    
Caritas Italiana partecipa a Campagna Sudan: una pace da costruire, che sta realizzando: in Italia, attività di informazione e sensibilizzazione (il libro "Darfur: Geografia di una crisi", la newsletter quindicinale e il dossier sul Sudan in preparazione al referendum) ; in Sudan, due progetti, in partenariato con organizzazioni locali, a sostegno della formazione di reti della società civile per attività sulla pace e sulla riconciliazione che partano dal basso con una particolare attenzione alla questione di genere. info@campagnasudan.it.
 
Link
Caritas Internationalis: www.caritas.org

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