ROMA - Si parte alle ore 9,30 dal Colosseo. L'appuntamento a Roma è per il 12 maggio ed è quello con la grande mobilitazione nazionale delle associazioni di persone disabili, organizzata dal Coordinamento nazionale famiglie di disabili gravi e gravissimi. Alle "Olimpiadi dei diritti" - uno scambio di torce tra disabili e chi di loro si prende cura ogni giorno, i cosiddetti caregiver - faranno da corteo associazioni, famiglie e studenti per dimostrare che "la disabilità non è un mondo a parte, ma una parte del mondo!". Queste le fasi della manifestazione: al termine della breve marcia, alle Terme di Caracalla si accederà al "Villaggio dei diritti", un sit-in allestito per promuovere le attività associative e intrattenere i partecipanti con lezioni dedicate agli studenti sui temi della disabilità, presentazione di libri, giochi per i più piccoli, musica, un angolo dedicato a consulenze professionali specifiche, un'area ristoro e tanto altro fino alle 19.00 circa, quando avrà luogo la coreografia finale dedicata ai bambini. "Questa grande mobilitazione, che ci auguriamo abbia molti consensi tra le associazioni, le scuole e le famiglie, è stata organizzata non come protesta, ma come un'occasione di incontro per far sentire la nostra voce e sottolineare che i disabili esistono e non solo fanno parte del nostro quotidiano, ma in molti casi sono parte integrante dello sviluppo di questo Paese" dice Maria Simona Bellini del Coordinamento. "Ci stiamo occupando di tutta l'organizzazione in modo totalmente volontario e ci rende felici l'adesione da ogni parte d'Italia e l'aiuto in prodotti e servizi che stiamo ottenendo da aziende e professionisti, a conferma che l'argomento è molto sentito a tutti i livelli, escluso però quello istituzionale".
Come mette in evidenza il Coordinamento, i disabili in Italia sono quasi 3 milioni ma nella maggior parte si tratta di anziani non più autosufficienti mentre non si conosce il numero dei disabili gravi e gravissimi che necessitano di un caregiver 24 ore su 24. Di questi, solo 165mila vivono in presidi socio-assistenziali, la restante parte vive in famiglia. Ancora Maria Simona Bellini "Le famiglie sono il vero welfare di questo Paese e fanno risparmiare allo Stato svariati miliardi di euro, senza che queste possano contare su sostegni adeguati e spesso, in particolar modo in zone depresse, il supporto è del tutto inesistente. Per questo l'evento include le ?Olimpiadi dei diritti', metafora del percorso a ostacoli che chiunque abbia a che fare con la disabilità deve affrontare quotidianamente".
Prosegue Bellini: "Il motivo per cui l'Italia è il Paese del paradosso è proprio questo. Si pretende il rispetto di doveri pesantissimi in questo periodo così difficile, ma si tratta di doveri che per le famiglie che si prendono cura di disabili che necessitano di assistenza totale e continua sono sacrifici che hanno superato il limite della sopportabilità. Mentre quando si tratta di diritti, che in altri Paesi sono considerati inviolabili, l'Azienda Italia fa orecchie da mercante e costringe cittadini già stremati ad appellarsi ad una Costituzione pesantemente e continuamente mortificata. Cosa c'è di democratico in tutto questo? Dov'è la nostra politica sociale?". La giornata del 12 maggio servirà a riunire l'associazionismo e offrire uno spaccato di una condizione umana che ancora oggi è ignorata dai più. Si prevede una grande affluenza e "sarà una grande festa - aggiungono i promotori - organizzata per sfatare l'idea che la disabilità tolga la gioia di vivere e che ogni associazione sia un mondo a parte. Tutti, invece, vogliamo la stessa cosa: che i diritti vengano, oltre che concessi sulla carta, anche rispettati". (ep)