Continua a crescere nel Sud del mondo il risentimento nei confronti di questa istituzione, che insieme al Fondo monetario internazionale - entrambi creati nel 1944 con la Conferenza economica e monetaria di Bretton Woods promossa dalle potenze vincitrici della guerra - continua ad imporre condizioni ai governi del Sud per la concessione dei propri prestiti che richiedono aggiustamenti strutturali, quali liberalizzazioni dei mercati dei capitali e commerciali, privatizzazioni e spesso taglio indiscriminato delle spese sociali a danno delle classi più deboli, che invece dovrebbero essere maggiormente aiutate. La Banca continua inoltre a promuovere progetti infrastrutturali, quali dighe ed oleodotti, che comportano lo spostamento di migliaia di persone e pesanti impatti ambientali e sociali, a beneficio principalmente di grandi multinazionali.
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