A un mese dal lancio dell'appello per 84 milioni di dollari da parte delle Nazioni Unite e dei suoi partner umanitari in favore dei rifugiati siriani in Giordania, Libano, Turchia e Iraq, la quantità di contributi erogati è inferiore al 20%. Ad oggi solo 8 delle 34 organizzazioni che avevano richiesto finanziamenti nell'ambito del Piano Regionale di Risposta per la Siria hanno ricevuto contributi, che complessivamente ammontano a 15,6 milioni di dollari. 
 
Le agenzie impegnate nell'assistenza d'emergenza hanno bisogno di tali fondi per rispondere alle più urgenti necessità umanitarie. Sia i rifugiati che i paesi che li accolgono sostengono l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e i suoi partner nella regione cominciano a mostrare segni di pressione. Molti rifugiati sono arrivati con scarse o nessuna risorsa finanziaria e pertanto dipendono in gran parte dall'impegno della comunità d'accoglienza e dalle organizzazioni che li sostengono. 
 
Nella regione i rifugiati siriani assistiti sono oltre 61.000, dei quali 21.000 in Libano, 13.751 in Giordania, 23.971 in Turchia e 2.376 in Iraq. Oltre 45.000 di loro sono stati registrati dalle autorità e dall'UNHCR. Tutti questi paesi hanno mantenuto una politica di frontiere aperte per i rifugiati siriani. 
Nonostante i carenti finanziamenti, le Nazioni Unite e i suoi partner continuano a implementare programmi di fondamentale importanza per assistere i rifugiati e sostenere le comunità d'accoglienza. 
 
Tra gli aspetti principali dei programmi coordinati dall'UNHCR vi sono la consegna per via aerea di tende e coperte in Turchia, un programma di assistenza in denaro in Giordania, programmi per identificare le persone più vulnerabili in Giordania e in Libano e la ristrutturazione di abitazioni e centri pubblici, sempre in Giordania e Libano. 
I bambini sono colpiti in maniera particolarmente dura dalla crisi. Molti mostrano segni di traumi e grave sofferenza. In Turchia, Giordania e Libano i governi incoraggiano attivamente l'iscrizione dei bambini nelle scuole. L'UNICEF sostiene programmi d'istruzione, di sostegno psico-sociale e la creazione di spazi a misura di bambino in Giordania e Libano. 
 
Cibo e beni di prima necessità per le famiglie costituiscono una preoccupazione primaria per molti rifugiati che dispongono di risorse economiche scarse o assenti.  L'UNHCR ha fornito cibo e beni di prima necessità a oltre 30.000 siriani in Giordania e Libano. Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) sta fornendo assistenza alimentare ai rifugiati in Giordania e ha raggiunto un accordo per avviare le attività anche in Libano. 
Diverse organizzazioni non governative (ONG) tra cui Caritas, Jordan Health Aid Society e International Medical Corps si occupano della salute dei rifugiati siriani in Giordania e Libano. L'UNICEF sta fornendo cure e immunizzazione. Le ONG svolgono un ruolo importante anche nella sensibilizzazione delle comunità. 
 
Il Piano Regionale di Risposta per la Siria evidenzia le necessità di assistenza in favore dei rifugiati siriani che sono fuggiti dal proprio paese dal marzo 2011. Si tratta di un piano guidato dall'UNHCR che prevede limpegno coordinato tra 7 agenzie dell'ONU, 27 ONG nazionali e internazionali e i governi dei paesi d'accoglienza.

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni