"Ancora una volta deve intervenire l'Autorità Antitrust di fronte alla "protervia" con cui l'ABI difende incomprensibili rendite di posizione, come quella dei costi di chiusura dei conti correnti, che non agevolano certo la libera scelta del risparmiatore di cambiare banca - ha dichiarato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino- Nonostante il Decreto Bersani, che prevede all'art. 10 che "la banca può modificare unilateralmente le condizioni del contratto solo qualora sussista un giustificato motivo", e che "il cliente ha sempre facoltà di chiudere il conto senza penali e spese di chiusura, in tutte le ipotesi di recesso del contratto (anche quelle diverse dal recesso a fronte di modifiche unilaterali)", la Circolare ABI fornisce agli istituti motivazioni cervellotiche e pretestuose per non adeguarsi alle indicazioni della legge. E' ora che l'Antitrust sanzioni severamente questi comportamenti che sono dettati da un grave atteggiamento di conservazione e di opposizione alla liberalizzazione, con gravi ricadute in termini di costi per i risparmiatori".
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