Il 25 aprile si celebra la Giornata Mondiale contro la Malaria: un'occasione per fare il punto sull'impegno globale contro una malattia che contagia 500 milioni di persone ogni anno e miete fino a 1,5 milioni di morti, l'80% nell'Africa Sub-Sahariana.

Nel corso dell'ultimo decennio, gli sforzi degli Stati e della comunità internazionale per combattere la malaria si sono intensificati anche grazie a innovative forme di finanziamento, che hanno permesso lo sviluppo di nuovi strumenti e un migliore accesso a misure di prevenzione e di controllo. Dal 2000, l'incidenza globale della malaria si è ridotta del 17%, i tassi di mortalità sono diminuiti del 26%. Meno dell'obiettivo internazionale di riduzione del 50% nel 2010, ma comunque si tratta di un risultato importante.

C'è bisogno urgente di incrementare gli sforzi perché la malaria tuttora uccide un bambino ogni minuto. Le persone che vivono in contesti ad alto rischio, specialmente le comunità svantaggiate e coloro che abitano in aree rurali, incontrano enormi difficoltà nell'accesso agli strumenti e ai servizi di prevenzione e trattamento. Il pesante fardello economico e sociale che la malaria infligge alle famiglie e alla società costringe le comunità in un ciclo di malattia e povertà che è difficile spezzare.

Poiché la malaria è prevenibile e curabile, molte più vite possono essere salvate attraverso una combinazione di interventi innovativi per il controllo della malattia di efficacia comprovata. Come organizzazione che opera fianco a fianco con le comunità, AMREF mira a formare persone con le conoscenze, le competenze e i mezzi adeguati per combattere la malaria, vuole tutelare la loro salute e spezzare il ciclo di povertà e malattia. Programmi efficaci di controllo della malaria non solo salvano vite ma hanno anche un reale impatto sulla produttività e sul benessere della gente che abita nelle aree in cui la malattia è endemica.

I recenti successi registrati in Africa sono ancora fragili e vanno rinforzati, allargati e sostenuti. La riduzione degli impegni del Global Fund, uno dei principali donatori internazionali per la lotta alla malaria, è una grave minaccia per il raggiungimento di un controllo universale della malattia. I fondi dei governi in Africa generalmente ammontano a meno di 1 dollaro per ogni persona a rischio e rappresentano una percentuale molto piccola rispetto al finanziamento totale richiesto nei Paesi a più alta endemia. AMREF è preoccupata che un finanziamento adeguato sia mantenuto, e chiede a governi, donatori, settore privato e partner di rafforzare e rinnovare il loro impegno a investire nel controllo della malaria, costruire forti partnership per sostenere i risultati raggiunti, potenziare gli interventi in zone ad alto rischio malarico, rafforzare i sistemi sanitari e di comunità e raggiungere gli obiettivi strategici per eliminare la malaria in Africa.

Mentre il mondo si appresta a celebrare la Giornata Mondiale della Malaria 2012, AMREF desidera dedicare una speciale attenzione alla salute femminile nei Paesi nei quali la malaria è endemica, soprattutto in Africa Sub-Sahariana, dove le madri continuano a morire nel dare la vita. Molte di queste morti sono legate a cause prevenibili come malaria, anemia, emorragie e aborti. In alcune zone del Continente, la malaria contribuisce al 30% della mortalità materna. Prevenire l'infezione dunque contribuirà sensibilmente alla riduzione delle morti materne.


Convinti fermamente che nessuna donna dovrebbe perdere la vita per dare la vita, come in molti casi di malaria, AMREF ha lanciato la Campagna Stand Up for African Mothers, un'iniziativa internazionale che mira a formare 15.000 ostetriche entro il 2015 per contribuire alla riduzione delle morti materne in Africa del 25%.  Fra le altre cose, le ostetriche educano le madri nell'uso delle reti antimalariche con insetticida, e gestiscono i trattamenti preventivi nel corso della gravidanza, così come diagnosticano e curano i casi di malaria. Un'assistenza qualificata prima, durante e dopo il parto può salvare la vita delle donne e dei neonati. Accendendo i riflettori sulla situazione delle madri africane e mobilitando i cittadini di tutto il mondo per far sì che le donne ricevano tutte le cure mediche di cui hanno bisogno durante la gravidanza e il parto, comprese la prevenzione e il trattamento della malaria, AMREF spera di ridurre la mortalità delle madri e di far sì che la nascita sia davvero un motivo di gioia.

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