In Libano sono circa un milione gli sfollati fuggiti dai villaggi e città bombardate: il 45 % sono bambini e ragazzi. Più di un migliaio le persone uccise, mentre i feriti sono quasi quattromila. Anche la popolazione di Israele è stata colpita. Centocinquanta le vittime e circa il doppio i feriti. Ancora una volta, come sempre nelle guerre moderne, sono i civili la massima parte delle vittime. Sono loro, soprattutto, a pagarne le conseguenze. Case distrutte, strade, ponti, centrali elettriche, infrastrutture. Trentaquattro giorni spaventosi, con continui bombardamenti, con carenza di cibo, acqua, assistenza. In Libano, in particolare, la situazione umanitaria è gravissima. Molte famiglie sfollate non possono tornare nei propri villaggi o quartieri a causa della distruzione della propria casa. Finalmente, con il cessate-il-fuoco gli aiuti possono essere trasportati e giungere lì dove c'è più bisogno. Ci vorrà tempo prima che la situazione possa avviarsi verso la normalità. Italia Aiuta, Comitato Emergenze Onlus, ha provveduto a sostenere con immediatezza organizzazioni umanitarie libanesi, al fine di rispondere ai bisogni primari e urgenti della popolazione. Tra queste la Caritas, diffusa in Libano in modo capillare con 36 centri operanti da sud a nord, a cui ITALIA AIUTA, grazie all'Ong COSV e alla Regione Lombardia, ha garantito i primi 50.000 ?. Sono così assistite famiglie sfollate a Beirut, Dar El Moualemine, Metn, Andket, Fighal, Zahlé. Altri interventi umanitari sono stati realizzati direttamente dall'Ong Intersos che opera nelle aree montagnose della regione Mount Lebanon, in particolare le 43 municipalità nel Kazaa di El Metn e, a sud, a Tiro e Nabatiye, dove sta sostenendo le organizzazioni locali di "Aid Lebanon" a far fronte ai bisogni più acuti delle popolazioni ed in particolare dei bambini: alimenti ad alto contenuto energetico, cisterne e jerrycans per l'acqua potabile, generatori, tende, coperte, batterie familiari da cucina, prodotti per l'igiene. Un carico di tali beni prima necessità, del valore di 54.000 $ è giunto via nave a Beirut il 13 agosto sotto i bombardamenti. A Tiro e Nabatiye sono in fase di allestimento anche due centri di aggregazione per i bambini (educazione, animazione, sport).

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