Trenta Ore per la Vita, oltre all'infaticabile testimonial di sempre, Lorella Cuccarini, potrà quest'anno contare anche sulla partecipazione di alcuni prestigiosi "Ambasciatori" della campagna, quali, Gigi Buffon, Valentina Vezzali, Syusy Blady, Andrea Lucchetta e Patrizio Roversi.
Una delle caratteristiche principali di Trenta Ore per la Vita è, da sempre, quella di proporre all'opinione pubblica cause di emergenza sociale o sanitaria, meritevoli di attenzione e di adeguati interventi. Il tema delle morti improvvise e della scarsa diffusione nel nostro Paese di una cultura del primo soccorso, può senz'altro ascriversi a questa tipologia di cause.
Le recenti vicende di Fabrice Muamba, giovane calciatore del Bolton e di Vigor Bovolenta, azzurro campione nella pallavolo, hanno tragicamente riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica il tema della morte per arresto cardiaco improvviso in persone apparentemente sane.
Nel nostro paese, infatti, oltre 60.000 persone, ogni anno sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. Molte sono colpite all'interno della propria abitazione o del luogo di lavoro; in altri casi, sono giovani adulti in impianti sportivi.
L'incidenza della Morte Cardiaca Improvvisa è paragonabile a quella determinata dalla somma dei principali tumori conosciuti ed è 10 volte superiore a quella legata agli incidenti stradali e circa 50 volte superiore rispetto alla mortalità dovuta all'AIDS.
200 morti ogni giorno, una ogni 8 minuti, molte in giovane età, molte evitabili. La percentuale di sopravvivenza è intorno al 2% ed è strettamente legata alla tempestività dell'intervento di soccorso.
Non tutti sanno, però, che l'utilizzo, entro pochissimi minuti, di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), utilizzabile anche da personale non sanitario, opportunamente formato, potrebbe salvare la vita alla persona colpita da arresto cardiaco.
Grazie alla campagna "Trenta Ore per la Vita 2011", 340 strutture scolastiche/sportive sull'intero territorio nazionale saranno "cardio-protette" con l'installazione di altrettanti defibrillatori e con oltre 2.000 persone abilitate al loro uso.
Tali ottimi risultati presso l'opinione pubblica, sia sotto il profilo dell'efficacia, sia del gradimento della linea prescelta, nonchè le numerose richieste di defibrillatori avanzate da strutture scolastiche e sportive, hanno indotto "Trenta Ore per la Vita" e "Croce Rossa Italiana" a ripetere, anche nell'edizione 2012, la medesima "tematica" impegnandosi, insieme, per sostenere il progetto "Per salvare una vita non servono super eroi".
L'obiettivo è quello di sensibilizzare sempre di più l'opinione pubblica sullo sviluppo della "cultura del primo soccorso in situazioni d'emergenza", sull'importanza di una tempestiva rianimazione e, infine, incrementare la disponibilità di defibrillatori nelle scuole statali e negli impianti sportivi di proprietà pubblica.
Per contribuire alle finalità della campagna, dal 9 al 16 aprile è attivo il numero solidale 45501 attraverso cui effettuare una donazione chiamando da telefono fisso o inviando un sms.
Anche quest'anno, i proventi di Trenta Ore per la Vita saranno destinati all'acquisto di defibrillatori che verranno assegnati a scuole statali ed impianti sportivi pubblici che ne avranno fatto richiesta, e presso i quali i volontari e gli operatori di Croce Rossa Italiana, terranno corsi di formazione BLS-D (Basic Life Support - Defibrillation) fornendo conoscenze essenziali sulle manovre di primo soccorso, in caso di arresto cardiaco o di ostruzione delle vie aeree in età pediatrica, e sulla defibrillazione precoce su adulti e bambini.
La Banca Monte dei Paschi di Siena, nuovo partner di Trenta Ore per la Vita, sosterrà la campagna distribuendo il materiale promozionale dell'evento in un selezionato e qualificato numero di filiali e attuando una sensibilizzazione sul web e sulle piattaforme internet-banking delle Banche del Gruppo. Tramite i propri sportelli e i 4.000 Bancomat del Gruppo Montepaschi sarà possibile effettuare una donazione a favore di "Trenta Ore per la Vita".
Per raggiungere al meglio i propri obiettivi, Trenta Ore per la Vita e Croce Rossa Italiana hanno coinvolto il Distretto Rotary 2080. I 4.000 Rotariani degli 83 club presenti su Roma Lazio e Sardegna si impegneranno fortemente, tramite azioni di sensibilizzazione, nella raccolta fondi per l'acquisto dei defibrillatori e nella diffusione della cultura del primo soccorso.
Anche l'edizione 2012, come di consueto, presenterà un progetto speciale:
"Case famiglia Trenta Ore per la Vita": realizzazione di residenze per i familiari e bambini in cura presso strutture ospedaliere in analogia a quanto già realizzato con la "Casa Trenta Ore per la Vita" di Pescara inaugurata il 18 giugno 2009 e gestita dall'AGBE-Ass.ne Genitori Bambini Emopatici.