« Oltre 10 milioni di persone soffrono per un grave stato di insicurezza alimentare, oltre un milione di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta grave, con seri pericoli di vita, mentre le previsioni peggiori fanno aumentare tale stima a 1,4 milioni.
1,6 milioni di bambini soffrono di malnutrizione moderata: questi i drammatici dati che hanno spinto oggi l'UNICEF, in contemporanea in tutto il mondo, a lanciare la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "Emergenza nel Sahel -1 milione di bambini a rischio - Dai l'allarme!" » ha dichiarato il Presidente dell'UNICEF Italia Giacomo Guerrera .
Sono otto i Paesi colpiti dall'emergenza (guarda la mappa): gli interi territori di Ciad, Burkina Faso, Mauritania, Mali e Niger e le regioni settentrionali di Nigeria, Camerun e Senegal.
In questi Stati la situazione è estremamente grave: i tassi di malnutrizione globale acuta - grave e moderata - sono pari o superiori al 10%. In Ciad e in molte regioni di Niger e Mauritania il tasso ha superato la soglia d'emergenza del 15%.
Nel Sahel, la malnutrizione costituisce il più grave fattore di rischio di mortalità tra i bambini piccoli, contribuendo al 35% di tutti i decessi infantili annui nella regione.
Ogni anno nel Sahel muoiono 645.000 bambini, 226.000 per cause legate alla malnutrizione. Nei paesi colpiti la malnutrizione dei bambini è effetto non solo della quantità e qualità del cibo disponibile: la maggior parte dei decessi infantili è correlata anche alla mancanza di adeguati servizi di assistenza nutrizionale e medica, e di acqua potabile e condizioni igieniche di base.
L'emergenza nutrizionale è inoltre aggravata dalla crisi in Mali dopo il colpo di statodi metà marzo, che aumenta l'instabilità nella regione e pone ulteriori rischi per le popolazioni sfollate nel paese, quelle rifugiate nei paesi confinanti e le comunità d'accoglienza presso cui si trovano sfollati e rifugiati.
Negli 8 paesi colpiti l'UNICEF ha mobilitato scorte di alimenti terapeutici pronti per l'uso, per la cura della malnutrizione acuta grave, sufficienti fino al giugno 2012: 132.000 pacchi di alimenti terapeutici sono già stoccati in loco e l'UNICEF ne sta inviando ulteriori 178.000.
I piani dell'UNICEF prevedono una prima fase di risposta d'emergenza, diretta a salvare il più alto numero di vite possibile, e una seconda fase volta ad affrontare le cause strutturali sottostanti la malnutrizione.
L'obiettivo è offrire cura e assistenza a 1 milione di bambini che rischiano d'essere affetti da malnutrizione acuta grave, e in serio pericolo di vita, estendendo i servizi che, allo stato attuale, sono in grado di fornire cure solo a 500.000 bambini.
L'UNICEF collaborerà al contempo con il World Food Programme (WFP) per l'assistenza a 1,6 milioni di bambini affetti da malnutrizione moderata. Nel corso del 2012, saranno erogati interventi integrati nei centri sanitari e nelle comunità locali.
Per fronteggiare i bisogni immediati di donne e bambini nei primi 6 mesi del 2012, l'UNICEF ha urgente bisogno di circa 67 milioni di dollari.
Per il complesso degli interventi necessari nel 2012, l'UNICEF stima occorrano 119,5 milioni di dollari. Finora solo 37,6 milioni di dollari sono stati ricevuti.
Se la situazione non migliorerà, si stima che saranno 15 milioni gli abitanti della regione saheliana che avranno bisogno di assistenza umanitaria nel 2012.