Lo ha detto da New York Radhika Coomaraswamy, rappresentante speciale Onu per la violenza contro i minori che ha però aggiunto: "per ora non siamo in grado di verificare".

Le accuse sembrano davvero improbabili, i disertori del Free syrian army, che si nascondono in Libano, raccontano infatti di essere a corto sia di armi che di munizioni. Si "vantano" anche di avere più aspiranti combattenti che fucili.

Le testimonianze dirette dei giornalisti occidentali entrati clandestinamente in Siria, confermano inoltre la scarsa militarizzazione dei ribelli. La verità potrebbe essere piuttosto un'altra: adolescenti carichi di rabbia sono purtroppo sempre più tentati a imbracciare le armi. Attualmente non ce ne sono a sufficienza, in futuro invece potrebbero arrivare con estrema facilità. Per questo occorre agire in fretta prima che l'inquietante allarme dell'Onu diventi realtà.

Susan Dabbous per Save the Children
Susan Dabbous è una giornalista italo - siriana che lavora con varie testate italiane e che attualmente è al confine con il Libano. Susan sta collaborando con Save the Children Italia, riportando delle testimonianze relative alla condizione dei profughi che dalla Siria stanno cercando rifugio nel Paese vicino.

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