Amnesty International ha denunciato l'aumento della persecuzione ai danni degli attivisti per i diritti umani di Cuba, cui le autorità hanno tentato di impedire di prendere la parola in occasione della visita del Papa Benedetto XVI.
 
L'organizzazione per i diritti umani ha registrato un incremento degli arresti, oltre 150, così come la disattivazione delle linee telefoniche degli attivisti, alcuni dei quali si sono visti anche circondare le abitazioni dalle forze di sicurezza per non farli muovere.
 
Da lunedì, le linee telefoniche della Commissione cubana sui diritti umani e la riconciliazione e di altri organismi locali per i diritti umani risultano scollegate mentre i numeri di cellulare di alcuni noti attivisti sono improvvisamente diventati irraggiungibili.  
 
"Alla luce di questa situazione, che è in contrasto col suo appello per una società più aperta a Cuba, il Papa dovrebbe prendere una posizione, prestare la sua voce a coloro cui la repressione in corso ha tolto la voce e condannare la mancanza di libertà sull'isola" - ha dichiarato Javier Zuñiga di Amnesty International.
 
Il 26 marzo, decine di oppositori erano stati arrestati a Santiago de Cuba, all'inizio della visita del Papa. Nei giorni precedenti, centinaia di persone erano state tenute agli arresti per brevi periodi di tempo, minacciate o a loro era stato impedito di muoversi liberamente.

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