Cinque famiglie, 21 bambini, di cui uno con una gravissima forma di psoriasi. Sono profughi siriani originari di Qusair, vicino Homs, arrivati otto giorni fa clandestinamente a Balbek, in Libano, dove hanno trovato ospitalità a casa di parenti.

Alì, 11 anni, ci mostra la pancia magrissima con la pelle fortemente disidratata. "Le sue condizioni si sono aggravate durante i bombardamenti quando non è stato più possibile prendere le medicine" spiega sua madre. A scarseggiare anche acqua e cibo "mangiavamo solo conserve perché non potevamo uscire di casa".

I bambini, spiega ancora la donna, "non vanno a scuola da due mesi. La notte si svegliano con gli incubi e iniziano a picchiarsi". Ora però appaiono allegri mentre giocano con i cugini libanesi. Tra loro c'è Mona, 5 anni "e mezzo", tiene a precisare. Da grande vuole fare la dottoressa così potrà "salvare i bambini feriti".

Per Alì urgono cure specifiche che la piccola città di Balbek non può fornire. Il dottore locale ha ammesso di non aver mai visto un caso del genere.

Susan Dabbous per Save the Children
Susan Dabbous è una giornalista italo - siriana che lavora con varie testate italiane e che attualmente è al confine con il Libano. Susan sta collaborando con Save the Children Italia, riportando delle testimonianze relative alla condizione dei profughi che dalla Siria stanno cercando rifugio nel Paese vicino.

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