"Proprio nel giorno in cui agricoltori, associazioni e cittadini scendono in piazza in difesa del made in Italy, il ministro Clini dichiara al Paese di voler assumere in sede europea una posizione di apertura sugli Ogm davvero preoccupante. E'incredibile infatti che il ministro descriva i nostri prodotti tipici come il frutto di una mutagenesi anziché del nostro ricchissimo patrimonio di biodiversità, mantenuto nel tempo proprio dagli sforzi e l'impegno di migliaia di agricoltori e imprenditori agricoli. Crediamo che questa apertura del governo all'introduzione di Ogm nei nostri territori e dunque nelle produzioni made in Italy, sia molto pericolosa e vada nella direzione opposta rispetto alle reali esigenze del Paese. E' urgente infatti che per l'agricoltura italiana di qualità, che si identifica nei prodotti tipici, biologici e nelle bellezze del paesaggio agrario, si apra una nuova stagione fatta di norme, come quelle sulla trasparenza delle produzioni e della tracciabilità, necessarie a garantire la sicurezza alimentare e a valorizzare ulteriormente la qualità delle produzioni. E' insopportabile e paradossale infatti che esistano casi come quello del pecorino romano prodotto all'estero e spacciato come italiano con il benestare del nostro Stato. Un caso eclatante che si aggiunge purtroppo a una lunga lista di truffe, sofisticazioni e contraffazioni che tengono in ostaggio da troppo tempo il comparto agroalimentare italiano e insieme migliaia di produzioni e milioni di consumatori. Per questo oggi siamo in piazza insieme al mondo agricolo e a tante associazioni di cittadini, per ribadire l'urgenza di mettere tra le priorità dell'agenda di governo le politiche agroalimentari e la tutela dell'agricoltura italiana di qualità, linfa vitale per le piccole economie rurali e la sicurezza ambientale e di mantenere una posizione ferrea contro l'introduzione di Ogm e l'omologazione dei gusti".