"E' vero, in Italia manca il piano nazionale energetico, come sostiene lettera inviata dall'associazione Galileo 2001 al presidente del consiglio Monti. E anche noi siamo preoccupati. Soprattutto per i 100 firmatari della lettera che non sembrano essersi accorti di quanto successo a Fukushima, nonostante la commemorazione dell'incidente risalga ad appena a qualche giorno fa.
I lavori di decontaminazione del territorio - è stato detto - dureranno decenni e il decommissionamento dei reattori incidentati richiederà fino a 40 anni. La società che gestisce l'impianto ha rinnovato le sue scuse per l'incidente che ha reso necessaria l'evacuazione di circa 80.000 persone se si considera solo il raggio dei 20 km dalla struttura. L'associazione Galileo 2001 sarà pure indipendente da qualsiasi condizionamento politico e ideologico ma la sua percezione della realtà è davvero stupefacente".

Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulla lettera inviata dall'associazione Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza, al presidente del consiglio e ai ministri Passera, Clini, Profumo e Balduzzi in merito a risorse e strategie energetiche. "E' preoccupante - conclude Cogliati Dezza - che degli scienziati non si siano resi conto che Fukushima ha storicamente messo la parola fine a questo nucleare".

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