«Il buon senso aiuta la buona amministrazione». Le Acli apprezzano le decisioni prese dal Governo italiano in merito alla durata dei permessi di soggiorno degli immigrati e alla tassa sulle rimesse.  

L'emendamento al decreto sulle semplificazioni, che prolunga da 6 mesi ad 1 anno la durata del permesso di soggiorno di attesa occupazione per chi perde lavoro, «tiene giustamente in conto - afferma Andrea Olivero, presidente delle Acli - le particolari condizioni di difficoltà dei cittadini immigrati costretti a ricollocarsi oggi nel mercato del lavoro, che corrono il rischio di cadere loro malgrado in condizione di irregolarità».  

«Più in generale, la volontà espressa di allungare la validità di tutte le tipologie più diffuse dei permessi di soggiorno, in particolare in fase di rinnovo, va incontro alle richieste più volte avanzate di alleggerire il peso dell'iniqua tassa sul rilascio e sui rinnovi. Una scelta che da una parte semplifica la vita della famiglie immigrate regolarmente residenti nel nostro Paese, dall'altra facilita il lavoro degli uffici della Pubblica Amministrazione».  

«Nella stessa direzione di  buon senso - aggiunge infine Olivero - va l'eliminazione dell'imposta del 2% sulle rimesse che consentirà una maggiore disponibilità di risorse per le famiglie degli immigrati»

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