Famiglie a
lezioni di economia per imparare a "resistere" alla crisi, tra gestione del
bilancio familiare e ripensamento dei
modelli di consumo.
È il progetto "
Fare i conti con crisi", un'iniziativa sperimentale portata avanti dalle Acli attraverso i
Punto Famiglia in
13 provincie (Ancona, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Lecce, Macerata, Padova, Perugia, Siena, Salerno, Torino, Trento), con l'obiettivo di estenderlo nel resto d'Italia.
Il
reddito delle famiglie è in costante calo (del 2,4% in 20, secondo i dati di Bankitalia). La capacità di risparmio è messa a dura prova dalla crisi. Più di un quarto delle famiglie risulta avere un debito in corso. Ma la povertà percepita non coincide necessariamente con quella effettiva (che coinvolge secondo l'Istat l'11% dei nuclei familiari). A preoccupare è soprattutto la sfiducia nei confronti del futuro (il sentimento del 63% degli italiani, fonte Eurispes). E il "disorientamento" nei consumi:
76 miliardi di euro spesi ogni anno nel gioco d'azzardo.
«Troppo spesso - spiega il presidente nazionale delle Acli,
Andrea Olivero - dimentichiamo che
non è solo una crisi economica quella che stiamo vivendo, ma anche una crisi culturale, di senso e di valori. A volte sembriamo illuderci che in fondo, prima o poi, tutto tornerà come prima. Mentre l'unico modo di superare veramente questa crisi è ripensare a fondo il nostro rapporto con le cose, con il denaro e con le persone, cercando un
punto di incontro tra sviluppo, sobrietà e solidarietà».
La proposta delle Acli è un percorso di
accompagnamento per le famiglie, a partire da quelle giovani, anche le coppie che si preparano al matrimonio, per imparare a gestire e programmare il proprio bilancio familiare. Lezioni di finanza e risparmio, previdenza e fiscalità, curate dagli esperti del
Caf Acli, del
Patronato Acli, di
Banca Etica, per insegnare alle famiglie a fare economia, ma anche occasioni per stare insieme, uscire dall'isolamento, riflettere sui propri stili di vita e di consumo.
«Con il supporto dei propri servizi - aggiunge Olivero - le Acli possono offrire gli strumenti e le competenze per aiutare le famiglie, per quanto è possibile, a "resistere" in tempo di crisi. Ma il compito principale dell'associazione è coinvolgerle e accompagnarle in un
percorso educativo, che le aiuti a riporre al centro il primato della persona e delle relazioni, contro la logica pervasiva del possesso e del consumo».