ROMA - "Il fiore all'occhiello dell'Inail" così Marco Fabio Sartori (il presidente dell'Istituo da poco scomparso) definiva Superabile.it. Allo stesso modo Mario Carletti, direttore generale Riabilitazione e protesi dell'Inail ha voluto parlare del Contact center integrato dell'Istituto di cui oggi a Roma è stata presentata una nuova versione aggiornata, che si arricchisce anche di una pubblicazione cartacea (Superabile magazine) e di strumenti innovativi e interattivi (Facebook, Youtube, Twitter e Flikr). "Quando sono arrivato dell'Inail sapevo poco, ma mai avrei immaginato di trovare un istituto più ampio di un semplice ente assicurativo che si occupa di diversi temi: dalla prevenzione allo sport e che ha al suo interno diverse professionalità. Una sorta di Arca di Noè - ha sottolineato Carletti - . Di tutto questo, Superabile mi ha affascinato subito perché si tratta di un classico esempio della genialità italiana mischiata con grande cuore e apertura verso sociale. Un'esperienze di questo tipo non si trova né in Europa né in America e neanche nei paesi emergenti come la Cina". Il direttore della Riabilitazione ha, poi, voluto ringraziare chi dieci anni fa ha avuto questa idea e ha aiutato questa creatura a crescere, a migliorare e a progredire.

Sassi: "Le barriere comunicative difficili da superare come quelle architettoniche". "Superabile è un'esperienza affascinante e innovativa nella pubblica amministrazione, che fonde insieme partecipazione, accessibilità e integrazione - ha affermato Gian Paolo Sassi, presidente commissario dell'Inail -. E' un punto di riferimento imprescindibile per quanti hanno contiguità con i temi della disabilità. L'informazione resa è, infatti, puntale, concreta e attendibile. E la cura dei servizi è affidata per precisa e opportuna scelta a operatori che sanno quello che fanno e di che parlano, in un clima di affiatamento, reciproco supporto e competenze specifiche, frutto di una formazione continua". Il presidente dell'Inail ha ricordato che la Convenzione Onu sancisce che la disabilità è un concetto in evoluzione. "Superabile è nato dall' idea che le barriere della comunicazione sono difficili da superare quanto quelle architettoniche - ha aggiunto -. Già nel 2008 i servizi sono stati arricchiti con l'inserimento di operatori multilingue. Questo percorso, quindi, non si arresta, attraverso le nuove tecnologie informatiche l'obiettivo è quello di superare il digital divide e allargare la platea di quanti lo conoscono". Il presidente commissario dell'Inail ha voluto ringraziare gli operatori del Contact center, in particolare quanti operano sul territorio e si occupano delle persone con problemi motori e del reinserimento lavorativo, particolare. "Queste persone operano con una particolare empatia - ha affermato - . Tale coscienza sociale deve spingerci a fare di più e meglio. Le richieste di sostegno e supporto delle persone con disabilità non possono essere trascurate".

Lucibello: "Superabile è un'intuizione geniale dell'Inail". Di "un'intuizione geniale dell'Inail che ha accompagnato il processo di considerazione del tema della disabilità, anticipando la classificazione dell'Oms" ha parlato il direttore generale dell'Inail Giuseppe Lucibello, definendo l'idea di creare dieci anni fa Superabile. Lucibello ha poi etichettato come "pretestuose" le voci che parlano di una possibile privatizzazione dell'Istituto. "Questo impedirebbe all'Inail di essere quello che è e di dare quello che dà a disabili, ai tecnopatici e agli infortunati - ha affermato - . Superabile è il nostro fiore all'occhiello, un modello adeguato nel tempo e aggiornato sulla base dei canoni di sviluppo della tecnologia, a cui oggi si aggiungono la rivista cartacea e i social network". Il direttore generale ha poi sottolineato che Sartori credeva molto in questo tipo di interventi e che "oggi sarebbe contento di sapere che il due febbraio, con un accordo quadro approvato in Conferenza Stato- Regioni, si apre una dimensione nuova. "Ora siamo in grado di programmare interventi con le Regioni, che saranno anche a regime convenzionale, con l'ambizione di creare centri di eccellenza che potranno protrarsi in modo positivo anche nel vituperato servizio sanitario nazionale" ha aggiunto. Lucibello ha poi dedicato un pensiero al confronto e alla collaborazione con il Cip ( Comitato italiano paralimpico), ricordando che lo "sport consente al disabile di essere reinserito globalmente, in una dimensione ontologica diversa, per la quale l'Istituo mette in campo risorse, idee e interventi".

Lotito: "Un riscatto contro il ciarpame che gira in rete su questi temi". "Questo progetto di integrazione e partecipazione della disabilità riscatta in gran parte il ciarpame che normalmente gira sulla rete su questi temi" ha detto il presidente del Civ Inail Franco Lotito. "L'impianto editoriale impone un salto culturale di rilievo, e mette in relazione stretta il concetto di normalità con la condizione di disabilità. Questa sfida, quindi, non è solo di carattere istituzionale ma soprattutto culturale - ha affermato Lotito - E attraverso questo strumento l'Inail persegue questa prospettiva". Il presidente del Civ ha poi aggiunto che il bilancio previsionale del Civ per il 2012, mette al centro le politiche sanitarie e la coessenzialità di queste con le politiche di prevenzione. "Il compito di un Istituto come l'Inail è lavorare alla predisposizione dei Livelli integrativi di assistenza ( i Lia) che si affiancano ai Lea, di cui sono titolari i sistemi sanitari. Questo impegno dell'Istituto si affianca agli investimenti nel campo della protesica. E' necessario, poi, un impegno rinnovato sulla ricerca finalizzata alla protesica, integrando quella ereditata dall'ex Ispels". L'obiettivo finale, secondo Lotito è il reinserimento nel lavoro ma anche il reinserimento di relazione. "Dobbiamo fare in modo che la disabilità non sia un ghetto morale e materiale per le persone - ha concluso - . E in questo contesto la rivista deve essere uno strumento per contrastare la cattiva pubblicistica che periodicamente torna a inveire contro la disabilità. È vero i falsi invalidi esistono, ed è doveroso esercitare contro loro il rigore, ma il clamore mediatico delle dichiarazioni autorevoli non a servizio di questo dovere, sa invece di attacco verso l'invalidità, suggerendo l'idea che dentro si annidi il parassitismo sociale, privilegio e corruzione. Tutto ciò inaccettabile, dobbiamo quindi mobilitare le risorse culturali per contrastare la cattiva informazione mettendo in campo quella buona, per respingere la condanna come gravame sociale". (Eleonora Camilli)

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni