Perché il Ministero della Giustizia non vuole costituire la Banca dati? Questa è la domanda che i media e la stampa hanno rivolto ad Amici dei Bambini, dacché l'associazione ha lanciato il comunicato stampa sulla
class action contro il Ministero.
Diventa sempre più fitto il mistero sul perché il Ministero della Giustizia non voglia creare una Banca dati. Come noto, la legge 149 del 2001 obbliga il Ministero alla creazione di una Banca dati dei minori adottabili e delle coppie disponibili all'adozione, strumento informatico pensato appositamente per monitorare il numero dei minori da adottare presenti in Italia e per condividerne facilmente le informazioni.
È altrettanto noto che il Ministero ha indetto una gara d'appalto, vinta da «un raggruppamento temporaneo di imprese facenti capo a OIS e SISGE, per un accantonamento complessivo di 800mila euro, dei quali il 20% era destinato alla banca dati e l'80% al sistema informativo dei servizi minorili» (fonti: verbale della seduta del 4 maggio 2010, dichiarazioni di Concetto Zanghi, dirigente dell'Ufficio I del Dipartimento per la Giustizia Minorile). Eppure niente è ancora operativo. Il 27 maggio 2011 Ai.Bi. aveva rivolto una diffida al Ministero, il quale, interrogato sulle ragioni del ritardo della banca dati, rispondendo sempre attraverso il Dipartimento per la Giustizia Minorile dichiarava che, dopo un primo collaudo del sistema, sarebbe stato realizzato un secondo collaudo entro il termine del 1° settembre 2011.
Allora l'Associazione Ai.Bi. è stata costretta a intentare la causa contro il Ministero, facendo ricorso presso il TAR, Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Secondo la procedura amministrativa, il Ministero è tenuto a comunicare attraverso il proprio sito internet istituzionale l'immediata notizia del ricorso, proposto ai sensi del decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198. Allo stesso modo dovrà in futuro dare notizia della sentenza che definirà il giudizio e delle misure adottate in ottemperanza alla sentenza.
Sul sito internet del Ministero della Giustizia, invece, non c'è ombra di questa notizia anche se sono passati 55 giorni dalla notifica del ricorso.
Eppure sul sito del Ministero è stata aperta un'apposita sezione, sotto la voce "Strumenti", dedicata alle "Azioni collettive D.Lgs 198/2009".
Maperché il Ministero continua a dimostrare, anche in questo modo, il totale disinteresse per la Banca dati dei minori adottabili?