«Esorto la comunità internazionale ad affrontare seriamente l'estrema povertà di queste popolazioni le cui condizioni di vita si stanno deteriorando». Con queste parole Papa Benedetto XVI ha salutato i membri della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel venerdì 10 febbraio 2012, denunciando la grave situazione in cui versa una vasta area del Sahel colpita da una crisi alimentare che rischia di espandersi e aggravarsi come già accaduto nel Corno d'Africa.
  
Sono già 7 milioni le persone colpite dalla siccità che rischiano la malnutrizione, ma le cifre potrebbero aumentare di molto se non si interverrà in modo rapido e deciso. Alcune stime parlano addirittura di oltre 20 milioni di persone a rischio malnutrizione.
 
I Paesi particolarmente coinvolti sono: Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad, Senegal, Mauritania. Una situazione molto simile a quella del Corno d'Africa, dove l'indifferenza e la lentezza dell'intervento della comunità internazionale ha provocato una crisi di dimensioni epocali.
 
Le Caritas dei Paesi colpiti sono da mesi all'opera per contrastare l'emergenza con la distribuzione gratuita e la vendita a prezzi ribassati di cereali, la distribuzione di fondi in cambio di lavoro ("cash for work"), la distribuzione di sementi per la campagna agricola 2012-13, il sostegno all'allevamento.
 
Caritas Italiana , da anni impegnata nei Paesi colpiti dalla crisi, ha stanziato 100.000 euro a sostegno delle attività della rete Caritas nel Sahel e, unendosi all'appello del Santo Padre, invita le comunità cristiane alla solidarietà verso le popolazioni del Sahel e le istituzioni governative e internazionali ad agire immediatamente per non ripetere gli errori commessi nel Corno d'Africa.

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