Alla cortese attenzionedella Ministra del Lavoro e Politiche socialicon delega alle Pari Opportunità Elsa Fornerodel Ministro della Salute Renato Balduzzidel Ministro degli Esteri Giuliomaria Terzi di Sant'Agatadel Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'IntegrazioneAndrea Riccardi

Lettera aperta

6 Febbraio 2012
Giornata internazionale sull'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili

Quale impegno dell'Italia?

Il 6 Febbraio il mondo celebra la Giornata internazionale per l'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili.L'Italia si è distinta in passato per un impegno sostanziale in questo campo, riconosciuto a livello internazionale.

In particolare la legge n. 7/2006 è considerata un esempio a livello internazionale, perché non si limita alle misurepenali. È, infatti, l'unica legge al mondo ad aver previsto, nel suo primo capitolo, attività di prevenzione volte ascoraggiare la pratica, e dunque a limitare il ricorso a misure penali, e a stabilire per tali attività e per la gestionedi un numero verde di segnalazione un finanziamento pari a complessivi 5 milioni di Euro l'anno a partire dal2005.

A tutt'oggi però i fondi relativi all'anno in corso, secondo informazioni del Ministero della Salute, non sono statierogati. Non solo. Poco si conosce anche di come siano stati spesi, se lo sono stati, i fondi erogati negli anniprecedenti.
Per questo:

- Chiediamo alla Ministra del Welfare con delega alle Pari Opportunità di chiarire come siano stati spesi ifondi a disposizione per le campagne informative e di sensibilizzazione da realizzare in collaborazione con leorganizzazioni della società civile e le comunità di migranti, i programmi di aggiornamento degli/lle insegnanti e ilmonitoraggio delle strutture sanitarie, di cui all'art. 3 della legge, pari a 2 milioni di Euro l'anno a partire dal 2005,considerato che l'unico bando per progetti è stato emesso nel 2008, e i 21 progetti finanziati attraverso talebando sono stati realizzati tra il 2009 e il 2010.

- Chiediamo al Ministro della Salute di conoscere la destinazione e l'uso dei finanziamenti di cui all'art. 4 dellalegge, pari a 2,5 milioni di Euro l'anno, considerato che non è stato mai pubblicato un resoconto delle attività diformazione condotte dalle Regioni, così da avere un quadro dei servizi sanitari dove sia possibile trovarepersonale formato e sensibile.

- Infine, considerato che all'art. 7 della legge si stabilisce di realizzare, nell'ambito delle attività di cooperazioneallo sviluppo, "progetti di formazione e informazione diretti a scoraggiare tali pratiche", chiediamo al Ministrodegli Esteri e al Ministro della Cooperazione e Integrazione di rinnovare il sostegno finanziario al Fondo

UNFPA-UNICEF sulle mutilazioni dei genitali femminili, attualmente il più importante programma internazionale diprevenzione della pratica, alla cui costituzione l'Italia aveva partecipato attivamente, pur riducendo poiprogressivamente il suo supporto concreto.

Ovunque nel mondo, grazie all'impegno di organizzazioni internazionali, governi e organizzazioni della societàcivile, si registra un progresso verso l'abbandono della pratica. Ma questo, e il ritmo che prenderà negli anni avenire, dipendono davvero dall'impegno concreto a sostegno di attività di sensibilizzazione, informazione eformazione, che possano favorire la scelta, individuale e personale, di ciascuna famiglia di porre fine a unatradizione considerata finora essenziale per assicurare a una donna il matrimonio e le tutele che ne derivano.

Oggi più che mai, mentre la crisi finanziaria domanda a noi tutti di fare dei sacrifici, è importante che l'Italia nonvenga meno a questo impegno, anche perché l'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili ha un impattodiretto sul raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio 3 sull'uguaglianza di genere, 4 sulla saluteinfantile e 5 sulla salute materna, per i quali anche l'Italia è impegnata attivamente.

Daniela Colombo
AIDOS - Presidente

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