"Le forze di sicurezza cingalesi sono largamente e in maniera costante considerate le responsabili dell'incidente" in cui, il 4 agosto, persero la vita 17 dipendenti locali dell'organizzazione umanitaria francese ?Azione contro la fame' (Action contre la faim, Acf). Lo sostengono gli osservatori della Missione di monitoraggio della tregua in Sri Lanka (Slmm), in base alle testimonianze confidenziali di "fonti estremamente affidabili" raccolte da Ulf Henricsson, il capo svedese della Slmm. "Preso in considerazione il fatto che le forze di sicurezza erano presenti a Muttur al momento dell'incidente, sembra molto improbabile - si legge in un comunicato diffuso oggi - dover attribuire ad altri gruppi l'omicidio", considerato "una grave violazione dell'accordo di cessate-il-fuoco". La Missione sostiene inoltre che l'esercito ha impedito l'accesso alla località di Muttur, nel nordest del paese, e accusato i ribelli delle Tigri per la liberazione della patria tamil (Ltte) per dissimulare l'omicidio. L'omicidio dei 17 operatori umanitari impegnati in progetti di ricostruzione post-tsunami fu una vera e propria esecuzione: secondo testimoni oculari, furono "fucilati" pur essendo facilmente identificabili dalle loro magliette siglate ?Acf'. (RC)

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