L'ultimo referendum online di Ai.Bi. Sei d'accordo a introdurre in Italia l'adozione in pancia? ha chiesto ai lettori di esprimersi sull'introduzione in Italia dell'adozione diretta, una forma di adozione perfettamente legale già attiva negli Stati Uniti.

Nel dare risposta, i lettori si sono spaccati a metà: 51% a favore e 49% contro. Quali i motivi? Incompatibilità legale? Una prassi in più, rispetto alle tante già in corso? A ben guardare, l'adozione in pancia offre alle madri in gravi difficoltà una possibilità: salvare il nascituro da drammi futuri, scegliendo una coppia a cui darlo in adozione. Una ragazza madre senza fonti di reddito o in situazione di tossicodipendenza può in questo modo far sì che le spese per la nascita siano sostenute da due nuovi genitori.

La prima e l'ultima parola spettano alla madre che, davanti ai tribunali, conferma l'adozione (come succede in America). Se si pensa ad introdurre questa formula in Italia, non mancano le criticità: la legge italiana non consente che si adotti un minore attraverso un contatto diretto con il genitore biologico, né permette che si possa mantenere un legame nel post-adozione (come scambio di foto e di lettere con la mamma biologica). D'altro canto, i motivi a favore non sono pochi: prevenire l'abbandono e l'interruzione della gravidanza, innanzitutto.

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