"Lo studio del WWF e dell'Università di Siena sulla presenza di 15 tipi di inquinanti chimici sul pescato dimostra ancora una volta quanto sia importante continuare sulla strada del controllo serrato delle autorità competenti, come i NAS e la Guardia Costiera, per garantire i consumatori e la loro salute".
A dichiararlo è Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), che sottolinea: "Nonostante l'efficacia del sistema dei controlli, in Italia esistono ancora settori a rischio nell'ambito alimentare per i quali sono necessarie anche pene più severe. I dati sui controlli della Guardia Costiera, per esempio, dimostrano l'impegno e l'ottimo lavoro delle autorità, ma servono anche da monito affinché la sicurezza alimentare diventi una priorità delle istituzioni italiane ed europee".
Infatti, in "Truffe a tavola 2006", III° Rapporto sulle frodi alimentari in Italia, di MDC e Legambiente, si legge che i 30mila controlli effettuati dalle unità navali e le oltre 130mila ispezioni ai punti di sbarco e alle attività commerciali hanno portato nel 2005 al sequestro di circa 250mila chili di prodotti ittici. Oltre 900 le notizie di reato che hanno portato a 691 verbali di sequestro penale e oltre 2.100 di sequestro amministrativo da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto.