Una città in gioco per fotografare il cambiamento. È questo l'obiettivo del primo concorso di fotografia sociale lanciato dal MoVi di Gela, per coinvolgere tutti i cittadini in un processo educativo.
Promotori dell'iniziativa insieme al MoVi saranno anche diverse associazioni locali, il Cesvop - il Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Palermo, l'ADI Sicilia e il Comune di Gela che l'ha patrocinata.
Il concorso mira a rimuovere l'alibi del "nulla cambierà", cercando di promuovere una ricerca dei piccoli o grandi cambiamenti sociali che è possibile fotografare a Gela. Obiettivo è infatti valorizzare tutto ciò che nel quotidiano esprime progresso etico o civile, ciò che permette oggi di cogliere mutamenti che disegneranno il futuro. Il contesto sono i cittadini e la città di Gela con il suo patrimonio artistico, culturale, economico, sociale, ambientale.
"Dobbiamo con forza uscire da una mentalità tutta meridionale fatta di alibi e disimpegno. Abbiamo il dovere d'impegnarci per migliorare la qualità della vita della città in cui abitiamo - dichiara il presidente del MoVi Enzo Madonia - non ci sono più alibi per nessuno. Il cambiamento inizia da ciascuno. Dal rispetto degli altri, dal senso civico, dalla solidarietà vissuta. Scattare una fotografia al cambiamento significa impegnarsi e ricercare quei piccoli segni di speranza che possono guidare un processo sociale che aiuti a cambiare mentalità".
Al termine del percorso verrà realizzata una pubblicazione-catalogo con le foto migliori e una mostra permanente che girerà l'Italia. La giuria sarà presieduta dal fotografo professionista Roberto Strano e composta dal presidente dell'ADI Sicilia Enzo Castellana, dalla psicoterapeuta Nuccia Morselli, dall' architetto Francesco Trainito, dall'artista e illustratore Fortunato Pepe, dal responsabile comunicazione CeSVoP Nunzio Bruno.
Il termine entro il quale è possibile inviare le fotografie è il 28 febbraio 2012. Tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.volontariatogela.org.