?Da al-Fasher, nel Darfur settentrionale, apprendiamo che l'aviazione
sudanese sta trasferendo quotidianamente truppe e armi. Gli sfollati della
regione sono terrorizzati perche' vedono avvicinarsi gli stessi soldati
che li hanno costretti alla fuga, stavolta col presunto compito di
?difenderli'' - ha dichiarato Kate Gilmore, vicesegretaria generale di
Amnesty International.
Amnesty International ha sollecitato il Consiglio di sicurezza a
esercitare la massima pressione sul governo del Sudan affinche' accetti
l'invio di una missione di peacekeeping in Darfur o, nel caso questo venga
rifiutato, a imporre ulteriori sanzioni mirate contro le autorita'
sudanesi. Il Consiglio di sicurezza, nella sua riunione odierna, dovrebbe
esaminare una bozza di risoluzione sulla crisi in Darfur.
Il governo sudanese ha proposto un suo piano per proteggere la popolazione
civile del Darfur, che prevede di inviare fino a 26.000 soldati nella
regione.
?Il presunto piano di protezione del governo sudanese e' una vergogna e
dev'essere respinto fermamente' - ha commentato Gilmore. ?Come puo' il
Sudan, che in tutta evidenza sta per lanciare un'offensiva militare,
proporsi come peacekeeper in un conflitto in cui e' stato ed e' il
principale responsabile di gravi violazioni dei diritti umani?'.
Il 29 luglio il governo sudanese ha bombardato i villaggi del Darfur
settentrionale, violando una risoluzione adottata nel marzo 2005 dal
Consiglio di sicurezza, che proibiva qualsiasi volo di natura offensiva
nella regione. A loro volta, i gruppi armati di opposizione hanno commesso
gravi abusi dei diritti umani, attaccando persino i convogli umanitari.
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