"Finalmente un cambio di passo radicale sul fronte delle infrastrutture, dopo anni di politica a sostegno esclusivo delle grandi opere". Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza accoglie con soddisfazione le decisioni prese durante la seduta del Cipe di ieri in merito alla revoca dei fondi destinati al progetto del ponte sullo Stretto di Messina e alle risorse sbloccate, invece, per l'edilizia abitativa e scolastica, la difesa del suolo e la manutenzione della rete ferroviaria.
"Togliere i finanziamenti al Ponte - commenta Cogliati Dezza - mentre se ne sbloccano altri per la realizzazione di opere medio piccole e la manutenzione del territorio e della rete ferroviaria, che ne hanno tanto bisogno, è una decisione che risponde ai reali bisogni del Paese, in netta controtendenza rispetto alla precedente politica. Auspichiamo ora che il governo Monti proceda in questa direzione, chiudendo la società Ponte di Messina e mettendo una volta per tutte la parola fine a un progetto insensato. Ora è necessario aprire un confronto con Regioni e Comuni sulle piccole e medio opere, per ripensare gli interventi secondo obiettivi tecnico-scientifici corretti e di qualità.
Non possiamo però non sottolineare - aggiunge il presidente di Legambiente - che nelle misure per rilanciare l'economia è del tutto assente qualunque misura che sostenga e stimoli la green economy, l'unico ambito che oggi presenta a livello internazionale serie prospettive di risposta alla crisi economica e occupazionale".