Il Ministero degli Affari Esteri ha rivisto i requisiti di idoneità per le Organizzazioni non governative. A partire dal 2012 saranno più stringenti. La delibera 162 del 12 dicembre 2011 è molto chiara: è stato applicato un «esercizio di razionalizzazione delle procedure» per il riconoscimento e il mantenimento dell'idoneità.
Tra le richieste della Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo si trovano bilanci analitici relativi all'ultimo triennio di attività, la garanzia che personale e strutture siano adeguati a realizzare le attività, infine relazioni annuali sullo stato di avanzamento dei programmi in corso.
Stessi requisiti che si rendono necessari per il mondo degli Enti italiani autorizzati all'adozione. Lo dimostra l'appello che lo scorso 3 ottobre il Comitato ONU per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza ha rivolto all'Italia, a proposito del fatto che gli enti per l'adozione sono fuori controllo. Bilanci puntuali e relazioni con scadenza annuale da parte degli Enti, ecco ciò che ci vuole per il mondo dell'adozione. Non ultima, si rende necessaria la qualifica di ente morale e la disponibilità di personale stabile e stipendiato presso ogni sede dislocata dell'Ente, così da garantire il contatto con il territorio. Ora la palla passa in mano alla CAI, da parte della quale è auspicabile un controllo sistematico e cadenzato.