Mentre l'epidemia di Hiv continua a devastare l'Etiopia - oltre un milione di persone vivono con l'Hiv, tra cui 90mila donne incinte - , gli uomini sono raramente coinvolti nelle attività di prevenzione, proprio mentre il Paese sta per intraprendere un programma di prevenzione della trasmissione dell'Hiv da madre a figlio (Pmtct). Esperti affermano che il nuovo piano dell'Etiopia per eliminare la trasmissione dell'Hiv da madre a figlio entro il 2015 non può essere raggiunto a meno che gli uomini non partecipino in maniera più significativa nella salute riproduttiva.

Infatti in base a uno studio keniota del 2010, emerge che la partecipazione dei partner maschili nel Pmtct ha ridotto il rischio di trasmissione verticale e di mortalità infantile di più del 40%. Ecco il perché dell'importanza del coinvolgimento degli uomini in questo tipo di attività, per incoraggiare le proprie compagne a visitare cliniche prenatali, a sottoporsi al test e ricevere le cure di operatori sanitari qualificati nell'assistere alla nascita dei loro figli.
Il numero di donne etiopi che visita le cliniche prenatali sta crescendo - da 616.763 nel 2008-2009 a 796.099 nel 2009/2010 - e il numero di madri che si sottopongono al test per l'Hiv come parte dei servizi di Pmtct è cresciuto di più del 70%, ma solo il 6% delle nascite sono assistite da lavoratori sanitari qualificati, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità.

(fonte: News from Africa)

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