Nel gennaio 2011 infatti, aveva lasciato Addis Abeba e la famiglia per rispondere all'appello di AMREF e ricoprire questo importante ruolo in un paese da far ripartire dopo anni di guerra civile. Alem, come lo chiamavamo noi, aveva dedicato già molti anni ad AMREF - era stato vice-direttore in Etiopia - per essere al fianco, come diceva lui, dei poveri e dei più vulnerabili.
Prima di entrare in AMREF, nel 2007, Alemayehu - Master in Salute pubblica - aveva collaborato con l'OMS in Etiopia, e poi con CARE International. Adinterim, il suo ruolo sarà ricoperto dal dott. Joseph Lipua, che lo affiancava da mesi mentre Steve Gikunda sta raggiungendo Juba per assistenza, avendo già lavorato nel paese per due anni.

Lo ricordiamo con affetto e con il profondo rammarico di chi perde un collega e un amico. Alemayehu è stato restituito alla famiglia che oggi, 16 gennaio, ne celebra i funerali nella sua città natale, a 100 km da Addis.

Alemayehu, 46 anni, lascia la moglie, Amsalework e due figli adolescenti, Samuel e Betlehame.Il governo del Sud Sudan ha già aperto le indagini. La sua macchina è stata intercettata sulla strada verso Yambio e la persona alla guida arrestata.

"Questo è un momento molto triste per tutta AMREF; siamo solidali con la famiglia di Alemayehu e con il nostro staff in Sud Sudan in questa tragica circostanza" ha dichiarato a nome dell'organizzazione, il direttore internazionale, Teguest Guerma. "Coopereremo con il governo del Sud Sudan per gestire la situazione che si è creata e diffonderemo ogni nuova informazione sulla faccenda. moltiplicheremo gli sforzi per garantire la sicurezza di tutto lo staff sul terreno sia in Sud Sudan che in altri paesi".

Condoglianze sono arrivate ad AMREF dal governo del paese e da colleghi e amici da tutto il mondo, persone con cui Alemayehu collaborava per il buon funzionamento dei progetti sul terreno.

AMREF è presente in Sud Sudan dal 1972. Centinaia di progetti sono stati avviati e portati a pieno compimento dallo staff che in questi anni si è alternato, anche durante i difficile anni della guerra civile tra nord e sud del paese che, ricordiamo, si è conclusa con gli accordi di pace nel 2005 ed ha portato poi il paese all'indipendenza dal nord sancita da un referendum nel gennaio scorso. Alemayehu aveva preso parte alle celebrazioni di questa libertà e brindato con i sud sudanesi per averla ottenuta, pur a caro prezzo.

Il sud sudan
Progetti AMREF nel paese

Condividiamo con voi le parole di Cristina, una collega di AMREF Italia che ha lavorato al fianco di Alemayehu lungamente. Nel suo ricordo quello di tutti noi che lo abbiamo conosciuto ed apprezzato. 

"Chi ha avuto l'occasione di incontrarlo, non farà fatica a ricordarne i tratti gentili e i modi accoglienti. Era una certezza sapere che lui fosse lì ad aspettarci.

Alemayehu è divenuto direttore di AMREF Sud Sudan in coincidenza con il mese e l'anno che hanno cambiato il volto del paese, gennaio 2011. Per triste fatalità è mancato al compimento dell'anno esatto da quella storica data.

Ha così percorso assieme al popolo sud sudanese il primo, complesso anno di vita del nuovo stato, ha gioito mentre dichiaravano i risultati del referendum ed ha festeggiato il 9 luglio per strada. Ricordo quel giorno Alem mentre per strada stringeva mani e sorridendo salutava "Congratulations!". E chiunque intorno a lui rispondeva con altrettanti sorrisi e il segno della vittoria. Era consapevole della grandiosa sfida che lo aspettava.

E' così difficile esprime certi pensieri senza scadere nel banale, ma non posso non associare ad Alem parole come rettitudine, professionalità e gentilezza.

Era un uomo, solido e lontano dall'adorata famiglia che aveva lasciato ad Addis, città che amava genuinamente, di cui decantava in quei momenti di caldo torrido il piacevole clima e l'aria fresca. Mica come quella polverosa e appiccicosa di Juba!

Ma a Juba lui ci restava e resisteva. Circondato da molte sfide a da uno staff di cui giorno dopo giorno si stava guadagnando fiducia e stima attraverso la sua gentile autorevolezza. Sempre consapevole del fatto che tutto andava guadagnato, con giustizia e capacità.

Era ciò che stava facendo: un gesto dopo l'altro, con passione e volontà stava partecipando attivamente alla ricostruzione di un pezzo del futuro del più giovane e povero dei paesi africani, il Sud Sudan".


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