"La sentenza della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo è assolutamente condivisibile. Dopo l'ennesima diagnosi e dopo gli imperdonabili errori del passato serve mettere in campo una volta per tutte la giusta cura per risolvere l'emergenza rifiuti e contrastare le attività delle ecomafie.

In Campania non si può prescindere dall'inevitabile costruzione degli impianti di smaltimento della frazione residuale dei rifiuti, ma la strategia vincente non può che essere fondata sull'estensione della raccolta domiciliare a tutti gli abitanti della Campania, partendo dalle grandi aree urbane, unita alla diffusione delle politiche di prevenzione già praticate in diverse parti d'Italia e alla costruzione di impianti di digestione anaerobica per trattare l'organico da raccolta differenziata.

Solo così si potrà concludere la stagione del turismo dei rifiuti a cui si è fatto più volte ricorso in questi anni, facendo diventare moderno il ciclo dei rifiuti di tutta la Campania sul modello di quanto già fatto con successo con la consolidata esperienza dei comuni ricicloni della regione". Così Stefano Ciafani, responsabile scientifico e vice-presidente di Legambiente, commenta la sentenza di condanna comminata dalla Corte di Strasburgo all'Italia per la mala gestione dell'emergenza rifiuti in Campania.


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