ROMA - Un giardino terapeutico con terrazza verde, percorso fisioterapico, percorso storico-sensoriale e con ?L'orto dei semplici' e il ?Frutteto d'Euclide' dove poter svolgere attività di ortoterapia. E' il progetto ?Healing garden' che in una struttura assistenziale flessibile (Raf) per anziani della provincia di Novara ha realizzato l'architetto Monica Botta. Si tratta di un progetto pilota attivato nella casa protetta di Bellinzago novarese che ospita 42 anziani con patologie medio-gravi e con un residuo grado di autosufficienza. Il giardino permette a diverse tipologie di persone fragili (disabili, bambini, anziani) di fare diverse attività terapeutiche nel verde. "Un progetto unico nel suo genere in Italia" garantisce l'architetto Monica Botta, il quale potrebbe fungere da modello per simili iniziative di supporto terapeutico a persone in condizione di difficoltà. E di cui a Bellinzago usufruiscono anche associazioni e gruppi che altrimenti non avrebbero a disposizioni spazi dove praticare attività terapeutiche a contatto con la natura.

Il primo intervento per la realizzazione dell'healing garden risale al 2008 con la terrazza verde che, attrezzata con panchine, tavoli e corrimano, dava la possibilità di aggregazione e di ri-sperimentare l'autonomia di una passeggiata tra gli alberi. Allo stesso anno risale il percorso sensoriale, itinerario pavimentato tra aiuole colorate e profumate di essenze varie. La stimolazione sensoriale ha avuto come effetto un accresciuto benessere - viene spiegato nel report del progetto - degli anziani, una maggiore attenzione nei confronti dell'ambiente circostante e dei suoi cambiamenti a seconda delle stagioni. Tra 2009 e 2010 si è riusciti a organizzare gli spazi dell'ortoterapia, con l'obiettivo di programmi mirati per particolari forme di disagio e disabilità, che richiama anche il coinvolgimento di associazioni esterne, scuole, enti del territorio e che può contare sulla guida di periti agrari e coltivatori. E' del 2011, infine, il percorso fisioterapico, agibile anche da parte di persone su sedia a ruote, con aree di sosta e di esercizio da svolgersi sotto la guida di personale specializzato.

Il miglioramento dell'umore, un coinvolgimento emotivo e, al contempo, un tranquillizzarsi a livello mentale e nervoso sono state le conseguenze principali della fruizione di questi spazi; inoltre, una migliore capacità di socializzazione, un miglioramento dell'equilibrio, di forza muscolare, prensione e manipolazione. La realizzazione del giardino terapeutico è stata possibile grazie a fondi della Regione Piemonte e del Comune di Bellinzago oltre che al contributo fattivo di diverse associazioni di volontariato. (ep)

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