Dall'indagine è emerso che il 42,5% dei ragazzi tra i 12 e i 15 anni controlla continuamente la posta elettronica e i maggiori social network sperando che qualcuno gli abbia inviato un messaggio.
Una vera e propria dipendenza psicologica dal web che si manifesta con caratteristiche specifiche, come il bisogno di rimanere connessi alla Rete il maggior tempo possibile e la presenza dei sintomi tipici dell'astinenza come irascibilità, depressione, ansia e insonnia. Uno strumento così assorbente per i giovani che il 49,9% di loro dichiara di perdere totalmente la cognizione del tempo quando è on line. E che si tratti di vera e propria dipendenza lo dimostra anche la difficoltà per i ragazzi di smettere, con un 17,2% di giovani che ha dichiarato di avere provato a ridurre l'uso di internet senza risultati.
Ma preoccupanti sono anche le motivazioni che portano i giovani all'abuso della Rete. Il 34,3% dei ragazzi usa infatti Internet per non pensare, per staccare e per sentirsi meglio, ma gli effetti sono poi a lungo andare opposti a quelli cercati, visto che quasi 1 ragazzo su 5 si sente irrequieto, nervoso e triste quando non può accedere alla Rete.
Alla ricerca di un'occasione in più per socializzare o per distrarsi, i ragazzi finiscono per creare un "luogo virtuale" in cui si sentono più a proprio agio che nella "vita reale", una fuga dai reali problemi e dalle difficoltà del quotidiano che si può trasformare però in una dipendenza dalle caratteristiche preoccupanti.
Alla cura della internet addiction, il policlinico Gemelli di Roma ha dedicato il primo ambulatorio in Italia che affronta casi di dipendenza dalla rete.