Oltre 5700 donne coinvolte, corsi di alfabetizzazione associata all'avvio di attività tradizionali, istituzione di centri di formazione al Dipartimento degli Affari Femminili di Baghlan e al Women Garden di Kabul. Sono tra i più importanti risultati del progetto di formazione professionale e imprenditoria femminile, finanziato in Afghanistan dalla Cooperazione italiana e che si concluderà ufficialmente a marzo dopo aver iniziato le attività nel 2005.

Il progetto ha creato oltre che corsi di alfabetizzazione con l'avvio di attività tradizionali come la pollicoltura, la formazione pilota in mestieri "da uomini", diplomando le prime tagliatrici di gemme ed elettriciste specializzate nel fotovoltaico dell'Afghanistan post talebano.

Inoltre, per le donna che sapevano già leggere e scrivere, sono stati invece aperti numerosi corsi di inglese e computer, l'unica scuola femminile di video-fotografia a Baghlan e la prima scuola-guida a Kabul. E per aiutare le diplomate a inserirsi nel mondo del lavoro, è stato avviato un servizio di collocamento e business development.

L'iniziativa ha riscosso un successo tale che negli ultimi giorni sono arricate richieste di iscrizioni ai corsi di inglese e computer da parte di donne che ricoprono importanti cariche pubbliche, come la Direttrice del Dipartimento Economico del MoWA e la parlamentare Sahera Sharif che rappresenta la provincia di Khost., che ha dichiarato: "Il Centro di Formazione della Cooperazione Italiana è ormai rinomato per la qualità dei corsi e l'efficacia della formazione. Credo che l'Italia abbia svolto un ottimo lavoro, dando un contributo significativo al miglioramento delle condizioni di vita di molte donne in questo Paese."

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