Due settimane dopo la violentissima tempesta tropicale "Washi" che ha messo in ginocchio le città costiere della grande isola di Mindanao, nel sud delle Filippine, provocando 1.170 morti accertati, (con un numero quasi equivalente di dispersi) l'UNICEF e le altre organizzazioni umanitarie intensificano gli sforzi per alleviare le sofferenze della popolazione civile.
Anche a causa di ulteriori, intense piogge il numero degli sfollati è salito nelle ultime ore a 465.000, circa 200mila dei quali sono bambini. Di essi, 14.700 si trovano nei 55 centri di accoglienza predisposti dalle autorità, mentre gli altri hanno trovato ospitalità presso parenti o amici.
Due terzi dei senzatetto sono nelle due principali città colpite: Cagayan de Oro e Iligan. La situazione igienica nei centri desta preoccupazioni, ed è auspicato un rapido decongestionamento di queste strutture.
Riprende la scuola, ma l'acqua ancora manca
Nonostante il danneggiamento, la distruzione o la destinazione a centro per gli sfollati di oltre 130 tra scuole e asili, le autorità filippine hanno voluto tenacemente che oggi, 3 gennaio, fosse rispettata la data prefissata per la ripresa dell'anno scolastico.
Andare a scuola, infatti, è per i bambini anche un importante segno di ritorno alla normalità che limita l'ansia e lo stress provocati dal disastro. Laddove gli edifici scolastici non risultino agibili, sono state predisposte aule provvisorie in tende scuole o in altri locali al coperto.
La ripresa del funzionamento degli acquedotti e degli impianti idrici di Cagayan de Oro è prevista per il 22 gennaio. Al momento i quartieri occidentali della città sono riforniti di acqua potabile tramite autocisterne.
Sul fronte sanitario, i primi screening nei centri per sfollati evidenziano un primo incremento nei tassi di malnutrizione, insieme a numerosi casi di diarrea.
L'UNICEF segnala con preoccupazione anche la distribuzione incontrollata nei centri di latte in polvere, che in queste condizioni di scarsa igiene e limitato accesso all'acqua potabile può provocare gravi danni alla salute dell'infanzia. Sono 31 gli ambulatori lesionati dalle inondazioni.
Non si hanno dati certi su minori orfani o rimasti isolati dai familiari, ma è in corso di attivazione un meccanismo di identificazione che aiuti a prevenire situazioni di rischio.
L'UNICEF in azione
L'UNICEF è intervenuto sin dalle prime ore della crisi per portare aiuti alle famiglie colpite dal disastro. Queste sono alcune delle attività realizzate in queste due settimane:
- 2.003 kit igienici sono stati distribuiti a Iligan and Cagayan De Oro
- 5.373 altri kit sono stati consegnati ad associazioni partner
- 5.195 kit igienici sono arrivati dalla UNICEF Supply Division e saranno installati nei prossimi giorni
- Sono giunti a Cagayan de Oro e saranno distribuiti tramite le associazioni partner scorte di sali per la terapia di reidratazione orale, micronutrienti in polvere, farmaci contro i parassiti intestinali ecc.
- 57 "Spazi a misura di bambino" allestiti a Iligan e Cagayan de Oro. 872 bambini hanno beneficiato di sostegno psicologico, socializzazione e giochi a scopo terapeutico in queste speciali strutture ricreative
- 23 tende-scuola consegnate o in via di consegna