In molte città italiane - Roma, Firenze, Napoli, Milano, Genova, Novara, Terni, Messina, Padova, Torino, Bari, Parma, Lucca, Catania, Palermo - il 2012 inizierà con il passo della pace, ricordando tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo sono ancora afflitte dalla violenza della guerra, fonte di sofferenza per tanti popoli e "madre" di tutte le povertà.
Per il decimo anno consecutivo la Comunità di Sant'Egidio promuove per il 1 gennaio molte iniziative per la pace - manifestazioni, momenti di assemblea e di preghiera, marce ed altro - in tutte le città ed i luoghi dove la Comunità è presente nei 73 Paesi dei diversi continenti. Sant'Egidio, sotto il titolo "Pace in tutte le Terre", vuole sostenere la tradizione della Chiesa cattolica di celebrare il 1 gennaio la Giornata mondiale della Pace, coinvolgendo nell'iniziativa tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
L'appuntamento a Roma è il 1 gennaio 2012 alle ore 10,45 in
Largo Giovanni XXIII (inizio di Via della Conciliazione).
Dopo alcune brevi testimonianze, partirà la Marcia della Pace che raggiungerà Piazza San Pietro per ascoltare le parole di Papa Benedetto XVI.
Hanno aderito all'iniziativa più di 60 movimenti ed associazioni, tra cui: La Presidenza nazionale dell'Azione Cattolica Italiana; la Segreteria Nazionale M.A.S.C.I.; la Presidenza Nazionale U.N.I.T.A.L.S.I.; il Rinnovamento Carismatico Cattolico italiano; la Società di San Vincenzo De Paoli; il Comitato nazionale AGESCI; l'Associazione Emmaus; il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale; la Comunità Papa Giovanni XXIII; la Confederazione Nazionale Coldiretti.
In occasione della 45° Giornata Mondiale della Pace, la Comunità di Sant'Egidio invita ad unirsi al messaggio del Papa Benedetto XVI "Educare i giovani alla Giustizia e alla Pace", nella convinzione che ripartire dal mondo giovanile e dalla responsabilità nei confronti delle nuove generazioni è una della grandi vie per umanizzare le società contemporanee, per la realizzazione del bene comune e l'affermazione della pace nel mondo.
Scriveva Papa Paolo VI nel suo Messaggio del 1 gennaio 1968, durante la guerra in Vietnam: "La proposta di dedicare alla Pace il primo giorno dell'anno nuovo non intende qualificarsi come esclusivamente nostra, religiosa cioè cattolica; essa vorrebbe incontrare l'adesione di tutti i veri amici della pace, come fosse iniziativa loro propria, ed esprimersi in libere forme, congeniali all'indole particolare di quanti avvertono quanto bella e quanto importante sia la consonanza d'ogni voce nel mondo per l'esaltazione di questo bene primario, che è la pace, nel vario concerto della moderna umanità.".
E' in questo spirito che anche quest'anno - il 1 gennaio 2012 - si svolgeranno circa 650 manifestazioni nel mondo, promosse dalle Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con tante altre realtà e gruppi, associazioni e movimenti, credenti e non: tutti veri amici della pace. L'insistenza nel ripetere ogni anno l'iniziativa esprime la volontà di non rassegnarsi mai all'impossibilità di costruire la pace insieme alla scelta di non accettare in alcun caso la guerra come "inevitabile".