Le frodi a tavola sono quelle più temute dagli italiani con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Swg in occasione del bilancio delle attività svolte dai Nuclei Antifrodi Carabinieri (Nac), anche a Natale. Alla domanda su quali fossero le frodi più gravi - rileva la Coldiretti - il 60 per cento dei cittadini ha indicato quelle alimentari poiché possono avere effetti sulla salute, al secondo posto (40 per cento) vengono quelle fiscali, mentre le truffe finanziarie sono lo spauracchio del 26 per cento degli italiani, seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi (25 per cento).

Le frodi a Natale sono - continua la Coldiretti - un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti anche a Natale. Occorre diffidare - precisa la Coldiretti - delle offerte esagerate come quelle per l'olio di oliva che viene venduto a prezzi stracciati sugli scaffali che non riescono a coprire neanche i costi della raccolta delle olive.
La credibilità conquistata dagli agricoltori italiani nel garantire la qualità delle produzione è - conclude la Coldiretti - un patrimonio da difendere nei confronti di quanti con le frodi e la contraffazione cercano di sfruttare la fiducia acquisita nelle campagne per fare affari.

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