ROMA - Al via sette nuovi progetti di ricerca sulla Sla finanziati con più di un milione di euro: con il terzo bando di concorso AriSla sostiene la ricerca sulla Sla, malattia che colpisce ogni anno 5.000 italiani. AriSla, l'Agenzia di ricerca sulla Sla, ha selezionato i progetti vincitori del bando di concorso 2011 lanciato lo scorso aprile. Con 1.197.125 euro alla ricerca sono stati finanziati sette nuovi studi valutati come i più promettenti tra le oltre 50 proposte presentate. Con questo nuovo bando, negli ultimi due anni AriSLA ha investito nella ricerca italiana d'eccellenza quasi 3,7 milioni di euro, finanziando sia progetti fortemente innovativi che nascono da brillanti intuizioni pur non avendo importanti dati preliminari (progetti "pilot grant") sia lavori che affrontano filoni di studio promettenti con un solido background scientifico (progetti "full grant").

I progetti selezionati a seguito del terzo bando AriSla si propongono di sviluppare due filoni di ricerca: far luce sulle cause della malattia e individuare possibili nuovi biomarcatori e sperimentare molecole che possano permettere lo sviluppo di nuovi farmaci. La Sclerosi laterale amiotrofica è, infatti, una patologia per cui, nonostante i progressi della scienza degli ultimi decenni, non si conoscono le cause e non esistono nè test per una tempestiva diagnosi nè terapie di cura.

Ad oggi le informazioni che si posseggono sulla patogenesi della Sla riguardano la scoperta di alcuni geni, come ad esempio il "Sod 1" o il "Tdp-43" oppure il gene recentemente scoperto chiamato "C9Orf", le cui funzionalità vanno ancora chiarite. Sul fronte della diagnosi non si conoscono biomarcatori certi e nella maggior parte dei casi si arriva a individuare la Sla per esclusione. Per quanto riguarda la cura, infine, esiste un solo farmaco, il riluzolo, che sembra avere l'effetto di rallentarne la progressione. Per questo la ricerca rappresenta una grande sfida e la sola speranza per gli oltre 5.000 pazienti presenti solo in Italia.

I progetti vincitori, che si svilupperanno da un minimo di un anno a un massimo di tre, spaziano da approfondimenti sull'origine genetica della malattia (come quello sull'incidenza della Sla familiare in Sardegna) o sulle funzioni di marcatori già noti (come lo studio sulla "ciclofillina A", una proteina che potrebbe essere tossica per i motoneuroni) fino a quelli che mirano a individuare nuove possibili terapie (come quello sulla proteina "Hspb8" che pare abbia straordinarie capacità di difesa dei motoneuroni o quello che si propone di scoprire se il recettore sigma 1 potrà diventare un nuovo bersaglio farmacologico).

I sette progetti vincitori del bando 2011 sono stati selezionati da un comitato scientifico composto da 40 esperti internazionali che si sono avvalsi del processo di valutazione di peer review: una metodologia che garantisce trasparenza e oggettività, grazie alla quale le proposte in forma anonima sono giudicate da altri ricercatori, esperti nella materia. I progetti che stanno per partire vanno ad aggiungersi ai 13 studi AriSla tuttora in corso.

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