Francesco era stato rapito il 14 agosto scorso a Nyala, in Darfur, dove lavorava presso il Centro pediatrico di Emergency.
Per noi di Emergency è un giorno di festa. Vogliamo condividerlo con Francesco, con la sua famiglia che per 124 giorni ha dimostrato grande forza e fiducia nel nostro operato, nel lavoro delle autorità sudanesi impegnate per la sua liberazione e con tutti coloro - privati cittadini e istituzioni - che in questo lungo periodo hanno manifestato la loro solidarietà a Francesco Azzarà, alla sua famiglia e a Emergency.
Emergency desidera ringraziare le autorità sudanesi per la costante collaborazione.
In questo momento di sollievo, il pensiero di tutti noi di Emergency va alle tante persone - italiane e non - ancora ostaggio dei loro rapitori.