Si è chiuso l'appuntamento che ha portato a Bari oltre 800 delegati

Rinnovabili, trasporti pendolari, città, Mediterraneo, volontariato, diritti

le sfide future di Legambiente

 
"Chiudere le centrali più inquinanti, a partire da una moratoria per il carbone; difendere i diritti dei pendolari; ripartire dalle città e dalle aree metropolitane rafforzando la nostra azione associativa e le nostre proposte politiche; rilanciare il nostro lavoro sul Sud e verso il Mediterraneo; realizzare un servizio volontario per la prevenzione del rischio idrogeologico; sostenere la legge per i diritti civili ed elettorali alle amministrative degli stranieri". Ecco in sintesi gli obiettivi fissati da Legambiente per i prossimi anni, a conclusione del suo IX congresso nazionale che si è concluso oggi a Bari con la riconferma di Vittorio Cogliati Dezza e Rossella Muroni rispettivamente presidente e direttrice generale di Legambiente.

 "La crisi climatica e la crisi economica delineano uno scenario in cui si fa urgente una riorganizzazione dei processi produttivi, delle risorse impiegate, dell'uso delle materie prime. E se vogliamo che la proposta ambientalista abbia successo è necessario colpire i consumi energivori e impattanti. Per questo abbiamo proposto una patrimoniale verde che penalizzi i proprietari di auto che consumano ed emettono più Co2, insieme ad una revisione del meccanismo del bollo auto, l'aumento dell'accisa della benzina di 3 centesimi per coprire i tagli alle Regioni per i trasporti pendolari, l'adeguamento delle concessioni di cave ed acque minerali. A queste risorse si può aggiungere il recupero delle spese militari del Cip6, delle regalie al trasporto su gomma, delle opere inutili come il ponte sullo stretto di Messina".

 Vittorio Cogliati Dezza, conclude così il IX Congresso nazionale di Legambiente che lo ha confermato presidente, alla presenza di 800 delegati che per tutti e tre i giorni del congresso si sono confrontati sulle  maggiori questioni ambientali, sociali ed economiche che interessano il Paese.

 "Nelle nostre città convivono le massime contraddizioni con le massime potenzialità. Oggi i nostri centri urbani sono diventati, purtroppo e sempre più spesso, i luoghi dell'esclusione sociale, dell'inquinamento e del degrado. Eppure, noi crediamo che possano e debbano diventare, invece, i luoghi della coesione, dell'integrazione, della solidarietà, della sostenibilità, della qualità e della bellezza. Per questo sosterremo con forza il diritto di voto alle amministrative per gli stranieri E' questa la grande sfida che ci attende nel prossimo futuro e che ci vedrà convinti protagonisti".

 
Il IX congresso di Legambiente si è chiuso con l'elezione di due nuovi vice presidenti: Stefano Ciafani, responsabile scientifico e Edoardo Zanchini, responsabile Urbanistica e Rinnovabili dell'associazione e la riconferma di Andrea Poggio a vice direttore ed Ermete Realacci a presidente onorario.


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