ROMA - I malati di reni, in rivolta, si appellano alla Regione Lazio. Il finanziamento previsto per l'anno in corso di 3.700.000 euro sull'erogazione gratuita dei farmaci aproteici, prolunganti l'attività renale, impegnato con la delibera di Giunta 570 del 4/12/2010, è terminato e le rassicurazioni della Regione che avevano fatto ben sperare le associazioni sono finite nel dimenticatoio.
"Le preoccupazioni dei pazienti interessati aumentano, perché vedono profilarsi una sostanziosa spesa mensile fissa per curarsi, se possono permettersela", fanno sapere i vertici delle associazioni interessate. Per questo, è partita una lettera indirizzata alla Governatrice Polverini e all'Assessore Aldo Forte, per avere risposte concrete sulla questione.
"Abbiamo pazientemente atteso, ma tutte le dichiarazioni in tema sembrano essere sfavorevoli", spiegano il Segretario dell'associazione Malati di reni, Roberto Costanzi e quello regionale di Cittadinanzattiva, Giuseppe Scaramuzza. "Chiediamo di essere informati con urgenza sulle iniziative in atto sia verso i farmacisti sia per reperire nuovi fondi regionali e avere una data certa per il ripristino dell'erogazione degli alimenti".
"In assenza di risposte, ci riserviamo il diritto di qualsiasi tipo di azione a tutela dei malati nefropatici", concludono.Sull'argomento, sono partite due interpellanze al Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, a firma di Giulia Rodano, consigliera del gruppo Idv alla Pisana e Ivano Peduzzi (Fds), il quale invita a considerare anche "l'allarme lanciato dal Segretario nazionale dell'associazione del cittadino ?Assotutela', secondo cui i pazienti con insufficienza renale cronica non hanno più la possibilità di usufruire del contributo regionale e ciò sta causando dei gravi problemi economici a tutti coloro che ne usufruivano".
"Rilevato che ad oggi oltre 5.000 malati sono ancora senza una risposta e non hanno, quindi, la possibilità di effettuare la "spesa mensile" dei prodotti aproteici gratuitamente, indispensabili per ritardare il loro ingresso in terapia dialitica", si legge nel testo del documento redatto, invece, dalla Rodano, si chiede "all'Assessore alle Politiche Sociali e alla Presidente della Regione, quali provvedimenti la Regione intenda prendere in merito alla situazione e di dare, a tutela dei malati di insufficienza renale cronica, una data certa per il ripristino dell'erogazione degli alimenti aproteici".
La spesa per gli alimenti aproteici per persona da parte della Regione è di 120,00 euro al mese; 160,00 per i bambini, mentre il costo di un mese di dialisi è di 2.500 euro.