BOLOGNA - Dai videogiochi ai software, gli studenti delle scuole superiori "progettano" la sicurezza dei luoghi di lavoro. Succede nel concorso "Investi in sicurezza" rivolto agli studenti di istituti tecnici e professionali dell'Emilia Romagna, che si è concluso oggi con la premiazione dei 12 progetti vincitori. Uno degli obiettivi del concorso è "istruire" gli studenti che diventeranno i lavoratori del futuro. "Non parliamo dell'attualità, vogliamo investire a lungo termine", sottolinea Alessandro Crisci, direttore dell'Inail Emilia-Romagna. Nel progetto i ragazzi hanno applicato le loro conoscenze per rendere più sicuro l'ambiente scolastico in cui vivono o, in collaborazione con alcune aziende, hanno pensato a come migliorare la sicurezza nei posti di lavoro.
Fra i progetti premiati c'è quello degli alunni dell'Ipsia "Don Mignani" di Sassuolo, che hanno realizzato il materiale informativo per informare i propri compagni sulla sicurezza nel laboratorio di chimica presente all'interno della scuola (per formare in particolare gli operatori delle industrie ceramiche). "Volevamo spiegare agli studenti come prevenire i rischi. Quando entra in un laboratorio, uno studente diventa un lavoratore a tutti gli effetti", spiega Gianna, una delle studentesse coinvolte nel progetto. C'è anche chi ha simulato in un video l'evacuazione della scuola, come i ragazzi dell'Itis "N. Bandini" di Raveanna, per fornire "esempi pratici validi per le scuole di tutta Italia", spiega Francesco, presentando il progetto. Per spiegare la sicurezza a scuola i ragazzi dell'Itc "Jacopo Barozzi" di Modena hanno invece realizzato un videogioco. L'istituto modenese ha un altro progetto premiato: si chiama "Workplace safety" ed è composto da una serie di slide in lingua inglese rivolto ai lavoratori e ai propri compagni di classe stranieri.
Gli studenti dell'Itis "Leonardo da Vinci" di Parma hanno lavorato sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e in particolare in spazi confinati come le cisterne, uno dei luoghi in cui si verificano più di frequente le morti bianche. Il progetto si chiama "Safe Tank" ed è un sistema informatico progettato per non permettere l'ingresso di un lavoratore in una cisterna se manca l'ossigeno o se sono presenti dei gas dannosi. Per realizzare il progetto, i ragazzi hanno avuto la possibilità di visitare alcune aziende: il problema è così frequente che durante i mesi di lavoro i ragazzi hanno dovuto rinnovare i loro dati. Nel corso della premiazione è stato presentato anche il bando del concorso per l'anno prossimo. Nel 2012 l'obiettivo è coinvolgere ancora più istituti e di arrivare a consegnare 20 premi, valutando i progetti già nella fase di presentazione e non solo nella fase finale della realizzazione. (Ilona Nuksevica)