Sono state presentate mercoledì 16 novembre a Roma nella sede della Biblioteca del CNEL le Linee guida per le buone prassi e la raccolta dei fondi nei casi di emergenza umanitaria realizzate dall'Agenzia del Terzo Settoree dedicate sia alle grandi organizzazioni non profit che a quelle di piccole e medie dimensioni.

Il motivo che ha spinto l'Agenzia ad elaborare il documento sta nell'imprevedibilità delle emergenze umanitarie e nell'urgenza con cui è necessario rispondere, fattori che ricadono inevitabilmente sulle modalità di attivazione delle raccolte fondi e di azione dell'organizzazione non profit, "che proprio nelle emergenze - ha detto il Consigliere Edoardo Patriarca - si gioca la sua affidabilità e credibilità e vede mettere a dura prova l'efficacia delle sue attività". Per questo l'Agenzia del Terzo Settore ha deciso di investire su un tema che secondo Patriarca "nasconde un modo di rendere partecipi i cittadini".

Il nuovo documento riprende le fila del discorso già introdotto con le Linee guida sulla raccolta fondi presentate nel 2010; rendicontazione, accessibilità e trasparenza verso i donatori sono i tre principi sui quali si è costruito il testo. L'importanza di una corretta comunicazione è poi un'altra delle questioni su cui le Linee guida puntano l'attenzione, insieme agli impegni che le organizzazioni devono assumere nei confronti dei beneficiari degli aiuti che devono essere coinvolti nella realizzazione dei progetti e nei processi di ricostruzione post-emergenza.
Nel corso della presentazione è stato inoltre annunciata la prossima istituzione, nel sito dell'Agenzia del Terzo Settore, di un elenco delle organizzazioni che decideranno di aderire alle Linee guida per le buone prassi e la raccolta dei fondi nei casi di emergenza umanitaria, un'adesione che, come ha ricordato il Consigliere, potrà essere solamente "morale" considerato che l'Agenzia non ha poteri di ispezione o controllo.

Il ProfessoreGiorgio Fiorentini, dell'Università Bocconi di Milano, ha poi presentato la ricerca realizzata proprio su commissione dell'Agenzia per il Terzo Settore dal titolo "Creare valore per le organizzazioni non profit: fund raising e telefonia mobile". La ricerca ha evidenziato l'importanza sempre più grande che il web e i software che permettono ai cellulari di andare online stanno rivestendo per le attività di raccolta fondi. Il Prof Fiorentini si è soffermato in particolare sulle potenzialità che i telefoni cellulari possono offrire, e che all'estero già offrono (negli Usa 56,9 milioni di persone accedono al web tramite cellulare), perché sono in grado da un lato di raggiungere più facilmente e in maniera più diretta i potenziali donatori, dall'altro permettono a questi di avere un maggior controllo e una maggiore consapevolezza sui soggetti e sulle motivazioni per cui donano. Dalla ricerca è poi emerso come gli sms solidali siano oggi usati soprattutto dai giovani tra i 18 e i 24 anni e rappresentano quindi una grande opportunità di coinvolgimento di questa fascia d'età che molto spesso si rivela difficile da raggiungere.

Importante è stato infine l'intervento del Presidente dell'Agenzia per il Terzo Settore Stefano Zamagni che ha voluto sottolineare la volontà di elaborare queste Linee guida per fornire delle chiare indicazioni, delle regole per porre rimedio all'asimmetria informativa che a volte si verifica, per garantire pari opportunità di tutti i soggetti e per far sì che la reputazione diventi e possa restare un capitale.
"Abbiamo di fronte una stagione nuova, con nuove prospettive che si aprono - ha detto il Presidente Zamagni - che però implicano anche un aumento dei rischi, della possibilità che la fede pubblica possa essere frodata, perché nel mondo del non profit - ha aggiunto - quando viene minata la fede pubblica la strada per recuperare la reputazione è più lunga e difficile rispetto a quanto accade nel settore for profit".
Il Presidente si è infine soffermato sulla necessità che anche in Italia, come già avviene in altri paesi stranieri, si inizi a costruire una scuola, un luogo dove si produca "pensiero pensante" sulle tematiche relative al Terzo Settore a cui deve essere riconosciuta una dignità accademica e scientifica.

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