L'UNICEF esprime estrema preoccupazione per l'impatto che l'escalation del conflitto in Somalia sta avendo sui bambini.
« Un numero crescente di bambini e civili adulti sono stati catturati durante gli attacchi e i combattimenti che si stanno verificando in tutto il Sud e il centro del Paese » ha riferito il Rappresentante dell'UNICEF in Somalia, Sikander Khan . « Nelle ultime settimane c'è stato un preoccupante aumento di omicidi e ferimenti gravi nei confronti di bambini .»
Secondo le fonti delle Nazioni Unite che monitorano le violazioni dei diritti dei minori, sono 24 i bambini e ragazzi uccisi durante i combattimenti nel solo mese di ottobre, quasi il doppio rispetto al numero medio degli altri mesi dell'anno.
Sempre nel mese di ottobre si sono registrati 58 ferimenti gravi di minori, più che in qualsiasi altro mese di quest'anno. Alla data odierna, risultano nel 2011 circa 300 minori gravemente feriti e oltre 100 uccisi a causa del conflitto.
«Questi sono i dati che possiamo confermare come certi, ma è assai probabile che il numero reale di ferimenti e uccisioni sia ancora maggiore se si considerano i casi non dichiarati o non confermati» ha aggiunto il Rappresentante dell'UNICEF.
Preoccupano l'UNICEF anche il reclutamento e l'impiego di minorenni nei combattimenti, e gli abusi sessuali su ragazze e donne. Nel 2011, riferiscono fonti ONU, sono stati registrati in Somalia oltre 600 arruolamenti di minorenni e oltre 200 casi di stupro, per lo più ai danni di ragazze.
«La vita dei bambini somali è sempre più a rischio a causa del perdurante conflitto. Appellandoci al diritto internazionale, esortiamo tutte le parti in conflitto in Somalia a fermare le uccisioni, i ferimenti, il reclutamento e lo stupro di minori. Tutti i bambini devono immediatamente essere messi al sicuro e protetti dalle ostilità» ha proseguito Sikander Khan.
L'escalation della violenza mette a repentaglio anche gli aiuti umanitari per coloro che ne hanno bisogno.
«Molti, fra le centinaia di migliaia di bambini che già rischiano la vita per fame o malattie, adesso corrono il rischio di vedersi privati dell'assistenza da cui dipende la loro vita. Facciamo appello a tutte le parti per consentirci di continuare a assistere i bambini e le donne che ne hanno urgente bisogno. Migliaia di vite sono in gioco e non possiamo stare a guardare", ha concluso Khan.