È «
un esecutivo convincente», secondo le Acli, quello che emerge dalla lista di ministri presentata questa mattina dal nuovo presidente del Consiglio
Mario Monti.
«Figure di alto profilo - commenta il presidente delle Acli Andrea Olivero -, persone esperte e autorevoli,
tecnici ma non certo burocrati, donne e uomini che hanno costruito in questi anni, in ambiti pur diversi, un rapporto fecondo con la società civile. Un governo che non nasce "contro" la politica, ma al servizio della costruzione di una "buona" politica».
Olivero sottolinea tra gli aspetti più positivi della nuova compagine di governo «la scelta di affidare a
tre donne tre ministeri chiave quali l'Interno, il Welfare e la Giustizia; l'incarico per il ministero della cultura ad un figura autorevole e stimata quale
Lorenzo Ornaghi; l'innovazione rappresentata dalla delega alla Cooperazione e all'Integrazione: un salto di qualità davvero apprezzabile - spiega il presidente delle Acli -, sia in riferimento alla persona incaricata,
Andrea Riccardi, che alla scelta di legare cooperazione internazionale e immigrazione, il segno di una lettura finalmente moderna ed europea dei processi migratori».
Le Acli si aspettano ora «che il Governo possa presentare, nel più breve tempo possibile, un
pacchetto di proposte e di riforme da discutere innanzitutto con le parti sociali e da spiegare quindi all'intero Paese, perché i cittadini sappiano a fronte di quali prospettive saranno chiamati a cambiamenti o sacrifici». Tra le questioni più urgenti e difficili c'è la
delega assistenziale, che per Andrea Olivero, «presenta elementi di assoluta iniquità, e che non potrà che essere ritirata o radicalmente modificata nella prospettiva di andare ad avviare un vero processo di rinnovamento del welfare italiano».