Dopo il dilemma profit- non profit affrontato nelle scorse settimane (ecco il link dell'articolo su "La Voce d'Italia"http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=72929&titolo=Profit%20o%20no%20profit:%20Questo%20e%27%20il%20problema?&imm=0), ne trattiamo un altro che tocca il terzo settore continuamente assediato dai "furbetti del quartierino".

Nonostante l'accordo sottoscritto tra le ONG che appartengono al ForumSad e all'Agenzia del Terzo Settore che indica di usare la dicitura "sostegno a distanza" e non adozione, assistiamo sulla rete ad evidenti tecniche per giocare sulla sensibilità emotiva delle persone. Negli annunci sui motori di ricerca e sui banner promozionali si usa la parola "adozione", mentre poi nei propri portali si utilizza la parola sostegno. I frequenti scandali che colpiscono il terzo settore devono farci riflettere sui comportamenti a cui assistiamo quotidianamente.
Ciò significa prevenzione, premiando chi agisce e comunica in maniera trasparente e diffidando dai "furbetti". Una delle più note ONG italiane dà questo significato al termine "adozione a distanza":

identificare un'area di intervento e pianificare un aiuto a lungo termine
collaborare con le famiglie e le comunità per garantire cambiamenti duraturi nelle vite di migliaia di bambini.

Niente di diverso rispetto ad altre associazioni che utilizzano invece in maniera appropriata solo l'espressione "sostegno a distanza". Perché allora si usa il termine adozione che indica un vincolo familiare, l'assunzione di responsabilità ben precise? Si vuole colpire il cuore di persone, quando invece il modo migliore per aiutare chi soffre è rispettare i criteri elementari di trasparenza e correttezza. Il tuo contributo, insieme a quello di altri donatori generosi, ci aiuterà a portare avanti i nostri programmi di salute, istruzione e nutrizione, modulandoli sulle esigenze dei minori di ciascuna comunità.

"La trasparenza delle attività e dei messaggi lanciati alle persone che si fidano di noi è una priorità, non possiamo accettare che per le scorrettezze di pochi poi si getti fango sul terzo settore"- afferma il responsabile della comunicazione di Reach Italia (per info www.reachitalia.it) e membro del Consiglio Nazionale del ForumSad Fabrizio Fratus.

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