Dopo due giorni di richieste di aiuto lanciate con un telefono satellitare dal Mar Mediterraneo, 44 persone - in maggioranza di origine subsahariana - sono state soccorse la scorsa notte da una nave della Marina Militare italiana. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime gratitudine alla Marina italiana per aver intrapreso quest'iniziativa nonostante l'imbarcazione sulla quale viaggiavano le persone si trovasse in acque di ricerca e soccorso maltesi.

L'UNHCR è stato avvertito che martedì sera parenti di alcuni dei passeggeri della barca avevano chiamato da un telefono satellitare. L'imbarcazione è stata soccorsa dopo 48 ore, nel pieno della notte. Il ritardo nelle operazioni ha causato gravi rischi - annegamento, disidratazione, vulnerabilità - alle vite delle persone a bordo della barca in pericolo. Una donna con un figlio piccolo è stata evacuata in elicottero da Lampedusa alla Sicilia.

Si tratta della prima imbarcazione proveniente dalla Libia che arriva in Europa dallo scorso 17 agosto.


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