Qualche settimana fa abbiamo espresso delle riflessioni in merito allo scandalo che ha coinvolto il network "AGIRE" che riunisce molte delle ONG tra le più note in Italia. Sono spariti oltre 2 milioni dei 14,7 milioni di euro raccolti per la campagna "Sms solidali" dedicata un anno fa ad Haiti e tale denaro era stato utilizzato per un investimento temporaneo affidato ad un broker.
L'episodio rappresenta per noi una manifestazione molto grave della sovrapposizione tra profit e no-profit e ci dispiace che, passata la tempesta, non si affronti più abbastanza il tema della trasparenza nel campo della solidarietà, del sostegno a distanza e della cooperazione internazionale.
Da tempo suggeriamo di fare prevenzione piuttosto che raccogliere dopo ogni scandalo la rabbia delle persone che hanno avuto fiducia in campagne di solidarietà e si sono trovati invece ad accrescere il profitto altrui.Reach Italia dal 2007 è verificata dall'Istituto Italiano della Donazione che monitora sull'uso corretto e trasparente dei fondi raccolti, aderendo anche alla Carta della Donazione, codice di autoregolamentazione degli Associati all'Istituto Italiano della Donazione pubblicata per la prima volta nel 1999 ed aggiornata nel 2011.
Ecco gli importanti principi trasmessi da questo codice:"L'Istituto si propone di contribuire con ogni opportuna iniziativa a diffondere tra le organizzazioni senza scopo di lucro comportamenti di eccellenza tramite la correttezza gestionale, la trasparenza e la verificabilità dell'utilizzo delle risorse messe a disposizione per finalità sociali da donatori ed erogatori, sia privati sia pubblici".
Il mondo dell'informazione deve fare la sua parte, evidenziando come discrimine in merito alla trasparenza e alla serietà delle Onlus l'adesione a quest'ente. Solo con messaggi chiari e precisi alle persone è possibile, con un'opera di prevenzione, evitare che il terzo settore sia sempre interessato da scandali che rischiano di gettare fango su un mondo importantissimo per la nostra società.
"La trasparenza deve essere considerata il requisito essenziale del terzo settore, noi crediamo molto nell'operato dell'Istituto Italiano della Donazione e consideriamo importante che si valorizzi sempre di più", ha dichiarato il presidente di Reach Italia Carlo Schino.
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