Brutte notizie per il Governo dal mondo del non profit: una secca bocciatura sulle manovre finanziarie messe in campo per uscire dalla crisi è quanto emerge dal dossier "Il libro nero sul Governo italiano" presentato il 3 novembre al Senato da Pietro Barbieri, della campagna I diritti alzano la voce, e da Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci!
Il documento, ricco di dati e informazioni, analizza nel dettaglio i tagli al sociale e alla sanità previsti nella legge di stabilità e nelle manovre correttive del 2011, valuta gli impatti dei tagli sugli enti locali e i servizi ai cittadini, oltre ad esaminare nel dettaglio la delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale.
I risultati emersi sono sconcertanti: tra il 2007 e il 2013 si prevede una riduzione degli stanziamenti a favore dei fondi nazionali da 1.594 a 144 milioni di euro. Il fondo più importante, quello per le Politiche sociali, passerebbe da 1 miliardo a 45 milioni di euro. Il fondo Politiche per la famiglia da 220 milioni a 31. Azzerati il fondo per la non autosufficienza e quello per l'inclusione degli immigrati. Il fondo per le politiche giovanili verrebbe ridotto dai 130 milioni del 2007 agli 11 previsti per il 2013. Il fondo per le pari opportunità da 50 a 17 milioni. Anche il Fondo per l'Infanzia e l'Adolescenza perde qualcosa, passando da 44 a 40 milioni.
"Annichilire le politiche sociali in Italia - come sta facendo il Governo da tempo - non ci farà uscire dalla crisi, ma aggraverà la situazione della nostra economia"sostengono le organizzazioni promotrici."I provvedimenti adottati sono stati socialmente iniqui - colpendo le classi a basso e medio reddito e non toccando i privilegi e le ricchezze -, puramente di facciata per quanto riguarda il rilancio dell'economia, pesantissimi nel campo delle politiche sociali, lasciando così il paese ancora più indifeso ed esposto alla crisi".
Oltre a fotografare la situazione il dossier presenta una serie di proposte come: l'aumento della dotazione dei fondi nazionali per le politiche sociali; l'introduzione del Reddito minimo di inserimento (2 miliardi di euro); lo stanziamento di un miliardo di euro per l'avvio di almeno 3.000 asili nido nel 2012; l' istituzione di un fondo di 800 milioni di euro per garantire un'indennità di disoccupazione ai lavoratori precari; lo stanziamento di 200 milioni per il sostegno sociale all'affitto per i meno abbienti e di 300 milioni aggiuntivi per il canone agevolato; l'innalzamento dai 113 milioni di euro del 2011 (erano 266 nel 2008) a 300 milioni lo stanziamento per il servizio civile, permettendo così a 50mila giovani di poter fare quest'esperienza.
Le proposte potrebbero essere finanziate attraverso una tassa patrimoniale, una revisione della tassazione sulle rendite finanziarie e molto altro."Il Governo ha fallito", concludono Barbieri e Marcon. "Siamo convinti che questa crisi può essere un'occasione straordinaria per rivedere i nostri modelli economici e culturali e modificare gli stili di vita, mettendo finalmente da parte le teorie che hanno causato il disastro in cui siamo oggi. Chiediamo alle forze sociali ed economiche di unirsi in questa azione di cambiamento - fondata sulla riconversione ecologica dell'economia, i beni comuni materiali e immateriali, le pratiche innovative di rigenerazione urbana - che rilancerebbe l'economia e produrrebbe più benessere per tutti."
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