Nizza, 3 nov - Una manifestazione di oltre 500 persone sta dirigendosi da Cap d'Ail verso il confine con il Principato di Monaco. Constriscioni e slogan contro i paradisi fiscali, l'obiettivo e' quello di denunciare un sistema finanziario internazionale che, sganciato totalmente dalla realta', sta ponendo le basi per le crisi presenti e future.
La manifestazione e' parte delle mobilitazioni contro le politiche economiche del G20, che cominciera' a riunirsi ufficialmente oggi in una Cannes blindata, e contro le politiche di austerity che per salvare banche e sistema finanziario mettono sul lastrico intere societa'.
Le oltre 10mila persone che hanno manifestato il primo novembre a Nizza, e che stanno partecipando al controforum della società civile, hanno come slogan "Les peuples d'abord, pas la finance", quasi una riattualizzazione del genovese "Voi G8, noi sei miliardi". Dieci anni dopo i miliardi sono diventati sette, i G8 si sono moltiplicati in G20, ma le ricette rimangono le stesse così come l'inazione e le inadempienze.
Nessun intervento radicale negli ultimi anni di crisi economica e finanziaria, e la situazione è deteriorata a vista d'occhio. Al punto che il Fondo Monetario Internazionale, una volta strumento occidentale per imporre le politiche neoliberiste nei riottosi Governi del Sud, si sta applicando anche sui Paesi ex ispiratori.
I Piani di aggiustamento strutturale, denunciati negli anni '80 e '90 come un dramma per le economie dei Paesi africani, stanno diventando realtà in Paesi come la Grecia e, prossimamente, come l'Italia e la Spagna. Prestiti in cambio di austerity, che in italiano (e in Italia) significano tagli ai servizi sociali, all'assistenza, alla previdenza, liberalizzazioni e licenziamenti.
Monica Di Sisto - Vice presidente[fair] Commercio Equo, Sostenibilità, Comunicazionewww.faircoop.it
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